Fatto storico

Con una decisione storica la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che nessuna persona può essere licenziata perchè è gay o transgender. La decisione è stata presa a maggioranza, 6 a 3, con il presidente della Corte John Roberts e il giudice conservatore Neil Gorsuch che hanno votato con i giudici di nomina democratica. La sentenza afferma che il titolo VII del Civil Rights Act del 1964 protegge non solo dalla discriminazioni basate sulla razza o la religione ma anche da quelle basate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere. Dunque, protegge anche il lavoratori Lgbtq, Viene quindi riconosciuto che lì dove la legge parla di 'sesso' non ci si riferisce solo alla potenziale discriminazione delle donne. (Repubblica)

Diritti dei lavoratori

Un lavoratore non può essere licenziato perché è gay o transgender: lo ha deciso la Corte Suprema degli Stati Uniti, stabilendo che la legge federale deve proteggere da ogni discriminazione sul lavoro. Con una votazione di 6 a 3, i giudici spiegano che “un datore di lavoro che licenzia un dipendente perchè gay o transgender viola il Titolo VII”. Il riferimento è al principio contenuto nel Civil Rights Act del 1964 che vieta qualsiasi discriminazione sulla base del sesso, e che include identità di genere e orientamento sessuale. (Huffington Post) Leggi anche: Usa, ancora scontri: anche la polizia si processa. Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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