Da domani tutti chiusi. Saracinesche giù ovunque. Con il passaggio della Sardegna in zona arancione da lunedì sono chiusi in tutta Italia per il servizio al tavolo e al bancone. 360mila bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi presenti in Italia per le prossime 2 settimane, come non avveniva dall'inizio di gennaio per le festività di fine anno.

E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti

Che evidenzia un perdita stimata in questo periodo di circa 3,2 miliardi. Per il lockdown di tutti i servizi di ristorazione fino a dopo le feste di Pasqua e Pasquetta. Sono 7 milioni gli italiani che tradizionalmente consumano il pranzo fuori casa a Pasqua per una spesa stimata pari a 400 milioni. Mentre ben un italiano su tre (32%) - sottolinea la Coldiretti - dovrà rivedere i propri programmi nel lungo weekend di Pasquetta. Dedicato tradizionalmente alle gite fuori porta, alle visite a parenti e amici e alle vacanze.

Duramente colpiti gli oltre 24mila agriturismi presenti in Italia

Gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all'aperto, sono forse - precisa Coldiretti - i luoghi piu' sicuri perche' e' piu' facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un duro colpo per l'agriturismo che ha gia' subito perdite di 1,2 miliardi a carico di un sistema di servizi, ospitalita' e agri ristorazione leader a livello mondiale che puo' contare secondo Terranostra su 24576 strutture con 493319 posti a tavola e 285027 posti letto. Ma in difficolta' - continua Coldiretti - e' l'intero sistema della ristorazione con le difficolta' che si aggravano e travolgono a valanga - continua la Coldiretti - interi settori dell'agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti. Si calcola che 300 milioni di chili di carne bovina, 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e circa 200 milioni di bottiglie di vino - precisa la Coldiretti - non siano mai arrivati nell'ultimo anno sulle tavole dei locali con decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e casari che soffrono insieme ai ristoratori. Anche alla luce dell'avanzare della campagna di vaccinazione - conclude la Coldiretti - e' importante iniziare a pensare alle riaperture in sicurezza dei locali della ristorazione. Soprattutto quelli dove sono state adottate importanti misure, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile; il numero strettamente limitato e controllabile di accessi; la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso. Leggi anche: La Campania resta rossa, ma da domani cambia il sistema: le nuove regole Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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