Sono 400 i nuovi casi di coronavirus registrati nella città di Napoli negli ultimi 3 giorni. Il dato è contenuto nel bollettino diffuso dal Comune di Napoli sulla base dei dati della Asl Napoli 1 Centro. Il totale delle persone risultate positive a Napoli dall'inizio dell'emergenza è 4.303, con un aumento di 400 casi rispetto a venerdì 2 ottobre, data della pubblicazione dell'ultimo bollettino. I residenti a Napoli attualmente positivi sono 2.722 (+345 rispetto a venerdì scorso): di questi, 2.639 (+370) sono in isolamento domiciliare e 83 (-25) sono i ricoverati in ospedale, di cui 7 in terapia intensiva, dato stabile rispetto a venerdì scorso. Negli ultimi 3 giorni non sono stati registrati a Napoli decessi legati al Covid-19, con il totale dei deceduti dall'inizio dell'emergenza che resta quindi 156. Il prossimo bollettino sarà diffuso dal Comune di Napoli mercoledì 7 ottobre: da questa settimana infatti il Comune intensificherà gli aggiornamenti, precedentemente bisettimanali (pubblicati il martedì e il venerdì) pubblicandone tre a settimana con cadenza lunedì, mercoledì e venerdì. (Zca/Adnkronos)

Coronavirus, in Campania nuovo boom di contagi. Dati raddoppiati rispetto alle altre regioni, il bollettino

Ci sono 431 positivi oggi in Campania rilevati a fronte di 4.867 tamponi processati nelle ultime 24 ore. Lo comunica l’unita’ di crisi regionale. Il totale dei positivi ammonta, quindi, a 14.768 su 632.399 tamponi effettuati dall’inizio dell’emergenza. Si registra anche un decesso che porta il totale a 466. Aumenta anche il numero di guariti: sono 6.593, 121 in piu’ nelle ultime 24 ore. (Elm/Dire)

De Luca chiude in Campania ma il sindaco di Napoli non ci sta: “Ordinanze anti democratiche”

“Sono decisioni anti democratiche, bisognerebbe coinvolgere i territori, i sindaci, le categorie professionali se c’e’ una pandemia economica e sociale. Con queste ordinanze a breve consegneremo molti esercizi commerciali alla mafia. Vogliamo discuterne o no?”. Lo dice a RaiNews24 il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commentando l’ordinanza della Regione Campania sulla chiusura di bar e ristoranti. “Raccolgo le lacrime di chi muore per colpa di ordinanze che non colgono nel segno. Chiudere i ristoranti alle 23 non c’entra con la movida. L’aumento del contagio a Napoli – sottolinea l’ex Pm – non deriva per nulla da questo. Io sono preoccupato perche’ dopo tanti mesi non si sono fatti passi in avanti sulla tutela sanitaria dei cittadini napoletani e campani. Si scarica sempre sui ragazzi, sul pizzaiolo, sul ristoratore. Invece e’ drammaticamente vero che dobbiamo arrivare a queste misure senza che sul piano sanitario sia stato fatto nulla”. “De Luca – continua de Magistris – ha il diritto di fare le ordinanze, ma ha anche dei doveri, invece lui nasconde i dati. Dopo otto mesi di emergenza, oltre a vedere le persone piangere, distrutte, senza lavoro, abbiamo il diritto di sapere se la sanita’ ha fatto passi in avanti? A me in realtà sembra di essere a febbraio”. (Agenzia Dire) Leggi anche Il governo fa marcia indietro: "Nessuna chiusura per bar e ristoranti nè coprifuoco". Le novità Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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