“A Napoli ci vuole il lockdown”. Insiste l'infettivologo e non solo per Napoli ma anche Milano. Le dichiarazioni di Ricciardi arrivano poco fa, dopo anche quelle del sindaco di Napoli, De magistris che parla appunto di collasso se non si interviene con delle misure più rigide. "Se sono d'accordo su CAMPANIA zona gialla? La mia risposta e' sia si' che no. Le analisi dei dati elaborati sull'andamento della curva epidemiologica dovrebbero essere fatte sull'arco di 7 giorni non 15, ma cio' non e' ancora possibile, purtroppo". Ha giustificato cosi', alla Dire, i suoi dubbi sull'ultimo dpcm l'infettivologo dell'Unita' di Crisi della Regione CAMPANIA Alessandro Perrella.

E ancora aggiunge

"Il ministero della Salute ha inserito la CAMPANIA nella zona gialla - ha aggiunto - sulla base di dati elaborati 15 giorni fa, ma questa e' una malattia in estremo divenire". Secondo l'infettivologo, infatti, sarebbe necessario cambiare l'approccio alla gestione dell'epidemia in situazioni cosi' dilaganti come quella attuale. "Il problema - sottolinea - e' che non esistono ancora tecnologie piu' dettagliate sulla capacita' infettante del singolo, altrimenti avremmo strumenti migliori per determinare decisioni come quelle previste dall'ultimo dpcm". L'infettivologo ha espresso un commento tecnico piu' che politico nel criticare un metodo di analisi della curva epidemica che potrebbe non essere piu' sufficiente di fronte a un'epidemia con tale progressione. "Uno svantaggio, pero', - ha spiegato -, e uno dei punti che non ci consente di analizzare meglio la situazione epidemiologica, sarebbe il fatto che la malattia da Covid non ha 7 giorni d'incubazione e quindi una parte dei pazienti potrebbe rientrare nei dati della settimana successiva". (Rec/Dire)

Il sindaco di Napoli vuole una stretta definitiva: “All’improvviso noi più sicuri e invece rischiamo il collasso”

Il sindaco di Napoli vuole una stretta definitiva. Forse anche la chiusura della città, considerando già le ultime restrizioni giunte con l’ordinanza numero 89 del presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Le dichiarazioni del sindaco De Magistris

“Se non si fanno restrizioni piu’ severe sotto il profilo delle relazioni sociali rischiamo da qui a qualche giorno una situazione da default”. E’ la preoccupazione espressa dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che a ‘Mattino5′ ha fatto il punto della situazione in Campania e in citta’ definendola “al collasso”.

Il sindaco

Ha evidenziato che “gia’ da un mese si sono interrotti tutti gli altri ricoveri, le Usca che potrebbero impedire la pressione sugli ospedali sono partite con delibera del 26 ottobre, cioe’ qualche giorno fa. Tutto questo era prevedibile ma in sette mesi non e’ stato fatto quasi nulla. Non discuto i parametri oggettivi ma chi li costruisce ha perso il controllo e non voglio discutere se in buona fede o in malafede, ma e’ un dato oggettivo. Non posso credere che Napoli all’improvviso sia diventata un luogo tra i piu’ sicuri d’Italia, perche’ non e’ cosi’ visto che riceviamo ogni giorno telefonate di persone che attendono ore dentro una macchina per avere una bombola d’ossigeno”. (ANSA)

Nel frattempo altri comuni del Napoletano si auto-chiudono

Ancora nuove restrizioni, la Campania non si ferma più e a quanto pare ha paura davvero. Troppi contagi nel comune dell’hinterland napoletano e la decisione del sindaco è stata immediata.

Il sindaco di Acerra

Raffaele Lettieri, sindaco di Acerra, come riportato da NapoliToday, ha emanato nuove disposizioni a contrasto del boom di casi di Covid-19: in questo momento in città ci sono 669 positivi attivi, e lo stesso sindaco era stato contagiato due mesi fa. Tra le decisioni dell’amministrazione, l’eliminazione dei tavoli all’esterno dei locali (per evitare assembramenti), parchi pubblici aperti solo ai minori accompagnati, mercati settimanali sospesi ed interdizione al traffico delle principali arterie cittadine fino al 30 novembre prossimo. Inoltre, vietata l’esposizione e la vendita di prodotti al di fuori dei negozi, nonché l’allestimento di aree di somministrazione all’esterno dei locali di ristorazione. Le ultime ordinanze, sottolinea il sindaco, servono ad ”evitare assembramenti e momenti ludici sul territorio”.

L’ordinanza

”Le ordinanze avranno risultati se tutti staranno attenti – ha detto Lettieri – soprattutto ai contagi che possono avvenire in famiglia, perchè il virus può arrivare dalle persone di cui più ti fidi, un cugino, un figlio che esce e lo porta a casa. Loro possono essere asintomatici ma possono trasmetterlo a parente che poi ci rimette la vita”. ”Non comprate la merce esposta all’aperto – ha aggiunto – oltre ad essere attualmente vietato, è una merce potenzialmente contaminata”. A Napoli, invece, più di 400 nuovi positivi, ci sono anche 4 vittime. Oltre 27mila i cittadini in isolamento Dei 3.888 casi di coronavirus registrati oggi in Campania sono 427 i contagi accertati a Napoli città su 2.919 tamponi processati. Nel bollettino diffuso quotidianamente dall’Asl Napoli 1 Centro emergono 4 decessi e 99 persone guarite.

I dati di Napoli nel dettaglio

Ad oggi i residenti nel comune napoletano e nell’isola di Capri (entrambi territori di competenza del distretto sanitario) ricoverati in ospedale sono 291 di cui 28 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 12.251 persone mentre sono 14.958 i contatti diretti non positivi che si trovano in isolamento domiciliare fiduciario. Dei 427 nuovi casi di contagio la maggior parte proviene, così come ieri, dai laboratori privati: son ben 310 su 1.455 tamponi processati. Leggi anche: Nuova ordinanza, De Luca fa il suo dovere: altro che zona gialla, cosa cambia da oggi in Campania Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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