Carabiniere investito e ucciso in Campania: preso l'assassino, era sotto effetto di sostanze stupefacenti

Antonio Montaquila, 38enne maresciallo dei carabinieri in servizio alla stazione dell’Arma a Formicola, è stato investito e ucciso da un’auto a Capua, mentre faceva jogging. Il militare è morto sul colpo. La polizia stradale, che indaga sull’accaduto, nella notte ha arrestato il conducente della vettura, un 21enne del posto risultato positivo al test per l’uso di sostanze stupefacenti. Dai primi accertamenti effettuati, sembra che il giovane abbia perso il controllo dell’auto, che andava ad alta velocità, finendo sul marciapiede, dove in quel momento il 38enne carabiniere stava correndo.Montaquila lascia la moglie e un figlio di 6 anni. Da poco era stato trasferito dalla Compagnia di Capua alla stazione di Formicola, dove avrebbe dovuto svolgere il ruolo di vice-comandante. Grande commozione tra i colleghi; Montaquila, originario di Vairano Patenora, viene ricordato come un professionista serio e dedito al suo lavoro, che si faceva voler bene e rispettare da tutti. Fonte: Il Fatto Vesuviano

Dramma in Campania, carabiniere investito e ucciso. Aveva 38 anni, era il più giovane sottufficiale

Il jogging, la sua passione. Ma mentre stava correndo lungo la strada che dal centro di Capua porta verso Sant’Angelo in Formis, è stato investito da un’automobile con a bordo due ragazzi: è morto così Antonio Montaquila, 38 anni, maresciallo dei carabinieri, vicecomandante della stazione dei carabinieri di Formicola. E’ successo alle ore 19, circa. Montaquila era il sottufficiale più giovane della compagnia di Capua, padre di due bambini piccoli. Il corpo si trova ancora sul posto, in via Tifatina, dove sono subito accorsi i militari della stazione, in lacrime.

La ricostruzione

Stando al racconto di alcuni testimoni, l’automobile procedeva in direzione della frazione di Sant’Angelo in Formis quando è uscita fuori strada e ha investito il podista. Antonio Montaquila è morto pochi istanti dopo l’impatto. Fonte: Il Mattino

Carabiniere spara e uccide ladro, ora rischia grosso: accusato di “eccesso colposo dell’uso dell’arma”

Il carabiniere che ha ucciso un ladro nella notte tra sabato e domenica a Roma è stato indagato per il reato di eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Il militare ha sparato a un cittadino siriano di 56 anni, che aveva tentato un furto in un ufficio sulla Laurentina. Stando a quanto si apprende, in precedenza il ladro, che aveva precedenti specifici per rapina, aveva aggredito e ferito il collega del carabiniere, un 31enne. Secondo le prime informazioni, l’iscrizione del militare nel registro degli indagati dai pm che stanno conducendo l’indagine sarebbe un atto dovuto.

I Fatti

In via Paolo Di Dono, zona Laurentina, i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in seguito a un tentativo di furto all’interno di un palazzo. I fatti sono avvenuti nella notte tra il 19 e il 20 settembre. Il custode aveva allertato i militari in merito alla presenza di alcune persone sospette all’interno dell’edificio e così i carabinieri sono intervenuti sul posto. Hanno sorpreso i due ladri e hanno intimato loro di fermarsi. Uno dei due avrebbe reagito aggredendo un militare con un cacciavite ferendolo in maniera non grave. Il collega ha sparato e ha colpito l’aggressore, mentre l’altro è riuscito a scappare. Sul posto è arrivata subito un’ambulanza del 118, ma per il ladro non c’è stato niente da fare. La vittima, come detto, è un cittadino siriano di 56 anni con precedenti per rapina, lezioni ed evasione (Fanpage/Repubblica) Leggi anche Troppi contagi, rientro a scuola in Campania posticipato di due settimane. La decisione del sindaco Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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