Istituita una “Zona Rossa” all’interno del quartiere degli ex Palazzi Cirio nel comune di Mondragone. I contagi da Covid-19 registrati nei Palazzi Cirio fanno di Mondragone una vera e propria bomba sanitaria in un momento in cui si era avuta la sensazione che il peggio fosse passato.Stando a quanto ci perviene sarebbero almeno 9 le persone positive. Dietro i contagi si sommano una serie di leggerezze che potrebbero avere conseguenze devastanti su una popolazione inconsapevole che si è trovata, suo malgrado, a venire a contatto con persone asintomatiche che potevano e dovevano essere individuate prima. Va chiarito come mai non ci sia stata un’adeguata pre-ospedalizzazione a Sessa Aurunca che avrebbe messo al riparo da possibili contagi il personale sanitario e parasanitario che è entrato in contatto con la donna e con il suo bambino senza le adeguate misure di protezione. Investiremo le autorità competenti per capire se ci sono state delle omissioni ed, eventualmente, per mano di chi. Impallidiamo, poi, di fronte al comportamento del consigliere regionale Giovanni Zannini e del sindaco Virgilio Pacifico che stanno minimizzando sull’accaduto.

Dove sono i lanciafiamme? Come si fa a dire che gli asintomatici non sono pericolosi?

Gli asintomatici sono, probabilmente, i pazienti più pericolosi perché non direttamente individuabili e, quindi, veicolo inconsapevole di contagio. Il nostro timore è che la Regione individui l’area dei Palazzi Cirio come zona rossa, dal momento che, per molto meno lo ha fatto con il Comune di Letino. Non si capisce come si possa permettere di lasciare i palazzi Cirio senza alcuna forma di controllo con 700 famiglie addensate in un’area così limitata. Si badi bene, il problema non è rappresentato dal fatto che sono bulgari, ma dall’elevata densità abitativa sul territorio.(Casertareport) Leggi anche: Coronavirus, spunta una nuova zona rossa al Sud Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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