REGGIO EMILIA. E' stato preso il presunto assassino di Aniello Iazzetta, originario della città di Afragola in Campania. L'uomo avrebbe ucciso Iazzetta a mani nude, sbattendogli ripetutamente la testa contro un muro. Dopo l'omicidio l'uomo e la sua compagna, presumibilmente presente nel momento del delitto, tentavano la fuga.

Reggio Emilia, fermato il presunto assassino di Aniello Iazzetta

Il probabile assassino di Aniello Iazzetta è stato fermato, insieme alla sua compagna, a La Spezia mentre tentava di imbarcarsi. Al momento sarebbe sottoposto a fermo, così come stabilito dal pm Valentina Salvi, mentre la sua compagna è indagata per favoreggiamento. L'omicidio pare essere avvenuto il 12 giugno, ma il corpo di Iazzetta è stato rinvenuto solo mercoledì nella sua casa di Via Stalingrado.

Il ritrovamento del cadavere

L'uomo è stato trovato morto sul letto, da un suo vicino di casa. Quest'ultimo era preoccupato, erano giorni che non lo vedeva, ed è entrato nella sua abitazione. I carabinieri, a quel punto, hanno ipotizzato una morte violenta. Sul corpo della vittima, vi erano segni di trauma, sia al volto che alcune fratture alla scatola cranica. Il sangue sulle pareti ha confermato le tesi degli investigatori: erano evidenti segnali di colluttazione violenta.

La ricostruzione

Secondo la ricostruzione, Iazzetta era in casa con un amico e una donna ucraina, fidanzata del suo assassino. Il clima è peggiorato quando la donna avrebbe avuto una telefonata da Milan Racz che, andgato su tutte le furie, ha minacciato di picchiare Iazzetta e l'amico. L'amico di Iazzetta sarebbe prima colpito con una testata in pieno volto, poi la violenza si è scatenata sul 51enne, colpito a mani nude e con estrema violenza; sbattendogli la testa contro un muro. Insieme alla compagna Racz si sarebbe allontanato, ma rintracciato a La Spezia è stato sottoposto agli arresti. Dentro lo zaino della donna, trovato un asciugamano sporco di sangue. Secondo gli agenti era stato utilizzato per eliminare le tracce nella casa della vittima. Un altro elemento a pesare sul coinvolgimento dell'uomo sono poi i segni sulle nocche, simbolo di una colluttazione. Il movente, resta comunque incerto. Continuano le indagini. (Fonte: CronachedellaCampania) Leggi anche:Novara, sindacalista investito da un camion durante manifestazione. Arrestato l'autista: stava tentando la fuga Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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