"L'Ordine dei Medici chiede il lockdown totale in tutto il paese. Ad annunciarlo, poco fa, il Gr2 Rai, che ha intervistato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini, la Fnomceo, Filippo Anelli, che ha acceso un faro sulla carenza di MEDICI specialisti, mentre 23000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare. Le graduatorie sono bloccate per via dei numerosi ricorsi. Anelli chiede, ancora una volta, di ammetterli tutti. 'Sarebbe una boccata d'ossigeno per il sistema' ha affermato. Scettico, invece, sullo switch di medici specializzati in altre branche verso la cura del covid. 'Se un oculista deve diventare un internista qualcosa non funziona. La formazione non è un optional'' ha concluso'". E' quanto si legge sulla pagina Facebook della Fnomceo. (Adn Kronos)

Record di contagi in Campania, nelle prossime ore già nuova ordinanza. L’annuncio del governo

Campania a rischio zona arancione, ad un passo dal lockdown. Le nuove restrizioni entrate in vigore il 6 novembre dopo la firma dell’ultimo dpcm del governo contro la pandemia da Coronavirus potrebbero essere ulteriormente rafforzate. A dirlo, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, è il ministro della Salute Roberto Speranza. “Nelle prossime 48 ore vedremo i nuovi dati e, se necessario, ci saranno nuove ordinanze”, ha spiegato.

Campania zona arancione

Le parole del ministro su possibili nuove ordinanze si riferiscono soprattutto a Liguria, Toscana, Veneto, Umbria e Campania. Per la Campania, in particolar modo, si è discusso sulla sua retrocessione a zona arancione, e di arrivare addirittura al lockdown per l’area metropolitana di Napoli. “Il Dpcm prevede che il ministro possa intervenire su una Regione, non su una Provincia – continua Speranza. Ma sull’area metropolitana può intervenire il presidente De Luca, come ha fatto Zingaretti a Latina”. E sul monitoraggio attivo sul territorio regionale sottolinea che “stiamo svolgendo una funzione di supplenza nei confronti delle Regioni. Queste non si possono lamentare anche perché i dati vengono da loro. Nessuna trattativa, ma i tecnici del ministero si confronteranno con quelli delle Regioni”.

“Se per tre settimane una Regione non dà i dati, diventa zona rossa”

I criteri a cui sono chiamate a rispondere le regioni sono 21 e, come ribadisce il ministro, “sono lì da 24 settimane: se per tre settimane una Regione non dà i dati diventa zona rossa”. Questi dati verranno poi incrociati con quelli dell’Iss per capire l’andamento del contagio. Dopo alcuni giorni di discussioni tra governatori e governo centrale, però, Speranza assicura che “c’è un clima più confortevole, maggiore collaborazione, anche loro capiscono che la situazione è grave”. Sotto la lente d’ingrandimento sono soprattutto i reparti dell’area medica, conclude il ministro, “non tanto le terapie intensive”. Fonte: Skytg24 Leggi anche Contagi in aumento in Campania, il sindaco di Benevento non ci sta: "A Napoli nessun rispetto. De Magistris deve chiudere tutto" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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