«Lasciali perdere, è così che funziona in questo Paese, ti aggrediscono in casa tua».

Offese, insulti, violenza e resistenza a degli ufficiali dei carabinieri durante i controlli del Lockdown. Un video trasmesso in diretta Facebook dallo stesso protagonista che non solo si è rifiutato di dare le proprie generalità agli ufficiali, ma li ha ance aggrediti con offese e insulti. Le persone in questione non sarebbero italiane, almeno da ciò che appare. Il tutto è accaduto a San Giorgio di Livenza, una frazione del comune italiano di Caorle, nella città metropolitana di Venezia.

Il ragazzo in questione fermato dai carabinieri per un normale controllo,

Ha reagito in modo da insospettire i carabinieri ch hanno cercato in tutti i modi di porre fine alla questione con calma, ma il giovane ch ha coinvolto poi l'intera famiglia anche un avvocato, no ne ha voluto sapere. https://youtu.be/JZDrvAvTcqc

Violenza

Ed ecco la reazione anche di un fratello che ha cercato di cacciare i carabinieri aggredendoli anche fisicamente con calci come si nota dal video registrato dal protagonista. «Senza l'avvocato non le dò nessun documento, non sono obbligato - continua a urlare il giovane - questo è abuso di potere. Lei chi è? Mi dia il numero di matricola. Da quando siamo sotto un decreto comunista? Ma perchè hai paura di loro? Stanno facendo abuso di potere».

Frasi forse esasperate e esagerate

Per istigare i carabinieri che comunque non hanno mai perso il controllo anzi hanno richiesto aiuto dai superiori che una volta giunti sul luogo, hanno alla fine perquisito il giovane e la casa in quanto anche il suo avvocato ha dato l'ok a procedere.

Una situazione questa che durante il lockdown si ripete spesso

A farne maggiormente forse le spese sono el forze dell'ordine chiamate invece a cercare di far rispettare norme e regole che, per quanto, possano sembrare rigidi e pesanti, servono esplicitamente a salvare le vite. Leggi anche: Salvini: «E' una vergogna, un governo che tiene chiusi gli italiani e spalanca le porte ai mafiosi» Seguici su facebook: 41esimoparallelo
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