Il virus non smette di mietere vittime in Campania. Oggi sabato 27 febbraio sono giunte notizie di decessi e ricoveri tra le fasce più a rischio, anche dalle zone dove il rischio sembrava più basso.

Il virus colpisce la Campania

E' un 83enne di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, la 223esima vittima registrata nei reparti covid di Benevento dall'inizio della pandemia provocata dal Covid 19. L'uomo, ricoverato da settimane al Rummo, nella notte non ce l'ha fatta a vincere la battaglia contro il coronavirus. Al San Pio purtroppo si segnalano anche altri ricoveri. Quattro persone in più nei reparti del padiglione Santa Teresa. È infatti risalito a 43 il numero dei ricoverati. Sale il numero delle persone trasferite nel Sannio da altre province. Di questi, infatti, ben 15 arrivano da altre città, mentre 28 sono sanniti.

Riaperta l'area isolamento

Dal report quotidiano si evince come sia stato riaperta l'area isolamento covid del Pronto soccorso che in sole 24 ore ospita tre persone. Cinque i pazienti in gravi condizioni in terapia intensiva, 12 in terapia sub intensiva di pneumologia. Quattordici in malattie infettive e nove in medicina d'urgenza covid. (Ottopagine.it)

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Arriva una denuncia contro l'equipaggio del 118 di Caserta che era intervenuto, e non aveva trasportato un uomo in ospedale, giustificandosi - secondo i denuncianti - che il ricovero in ospedale avrebbe potuto provocargli il contagio da Covid. Ha dell'incredibile la storia che viene da Bellona, in provincia di Caserta. Un 46enne con diverse patologie ha accusato alcuni dolori al petto e ha deciso di telefonare al 118. Al centralino, dopo un po' di attesa, ecco che si sente la voce che parla. "No signore, sarebbe meglio che rimanesse a casa". Con queste parole l'uomo non ci credeva e così ha accusato dopo poco tempo dolori ancora più forte, aggiungendo anche crisi respiratorie. Soffriva di epilessia, ma assumeva regolarmente i farmaci prescritti. Ai problemi respiratori dell'uomo si aggiunge anche un reflusso di sangue sempre più copioso, dal naso e dalla bocca». Accorrono altri parenti, e poco prima delle otto arriva il 118 da Caserta, chiamato nuovamente. Dopo la visita, decidono di andar via, prima di essere fermati dalla moglie della vittima. Alla richiesta di portarlo in ospedale, i sanitari del 118 avrebbero risposto che avrebbe rischiato di contrarre il Coronavirus. Il 46enne è morto dopo poco, a causa di un'ennesima crisi respiratoria e della febbre alta. Leggi anche: Campania, il vaccino non funziona con la variante inglese: il sindaco chiude tutto Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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