Elena Pagliarini, l’infermiera di Cremona

Ritratta distrutta dalla fatica nella foto diventata simbolo dell’emergenza coronavirus, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo aver lavorato per molti giorni accanto ai pazienti gravi, l'infermiera si era a sua volta ammalata di covid.

Onorificenze per cittadini e professionisti che si sono distinti nell'emergenza coronavirus

Il Capo dello Stato ha insignito dell’onorificenza un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli,  professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus. I riconoscimenti ai singoli, spiega il Quirinale, "vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali".

Il turno infinito e lo scatto di una collega: "Scusate se sono crollata"

Nello scatto diventato famoso, si vede l'infermiera che riposa, stremata, su un lenzuolo adagiato sulla scrivania davanti a sé, con indosso ancora gli indumenti e le protezioni anti-contagio. In seguito in un'intervista la donna ha ricordato quella notte. "Al pronto soccorso dell'ospedale di Cremona avevo iniziato il turno alle nove della sera prima. Erano le sei del mattino. Ma quella notte era successo di tutto".

L'autrice della foto

E' una primaria amica dell'infermiera, Francesca Mangiatordi, medico del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Cremona, una delle strutture più sotto stress nei mesi di picco del contagio. La dottoressa, con la passione per la fotografia, ha raccontato così la genesi dello scatto: "Erano da oltre dieci ore che stavamo lavorando senza sosta" e "quando ho visto Elena riposare 5 minuti dopo ore passate a correre da un paziente all’altro, a cercare di aiutare l’ennesimo paziente che arrivava con febbre e insufficienza respiratoria l'ho guardata e avevo voglia di abbracciarla, ma ho preferito immortalare quel momento di tregua… Con guanti mascherina e camice monouso. Un attimo di tregua".(Fanpage) Leggi anche: Infermiera violentata a Napoli. Il racconto: “Diceva che se urlavo mi avrebbe uccisa”. Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/41esimoparallelo.it/
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