Napoli (Campania) – “Il sistema di tracciamento in capo alle Asl mi pare chiaramente saltato e con questo tasso di crescita dei contagi non reggiamo neanche per altre due settimane”. E’ l’allarme che lancia Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli che analizza la situazione emergenziale nel capoluogo campano. “La situazione è grave, c’è il serio rischio che diventi drammatica. E ancora non è presente l’epidemia influenzale che porterà a un incremento dei contagi”. “È incredibile che si continui a dire che i medici famiglia non stiano facendo nulla – continua Scotti -. Bisogna ricordare che ci coso morti tra medici di famiglia a causa del coronavirus. A me, ad esempio, sono stati consegnati i vaccini senza i dpi per poterli somministrare. Ogni operatore dovrebbe essere protetto adeguatamente. Noi siamo investiti da tutta una serie di processi da cui poi non riceviamo alcun ritorno. Il sistema di tracciamento in capo alle Asl mi pare chiaramente saltato e con questo tasso di crescita dei contagi non reggiamo neanche per altre due settimane. Gli effetti dei provvedimenti di questi giorni avranno effetto troppo in là. La popolazione dovrebbe essere in grado di imporsi da sola un lockdown eliminando le attività non necessarie”. 

Nuova ordinanza in Campania, De Luca ha deciso: “Misure restrittive indispensabili”. Il chiarimento

“Il trend dei contagi fa ritenere necessaria ed indispensabile l’adozione urgente di ulteriori misure restrittive specifiche finalizzate al contenimento del contagio. Con particolare riguardo ai luoghi di ritrovo e alla fascia oraria notturna, nonche’ alla mobilita’ interprovinciale”. Queste le ragioni esposte dall’unita’ di crisi della Regione Campania nell’ordinanza firmata dal governatore Vincenzo De Luca che da domani impone lo stop alle attività e vieta ogni spostamento dalle 23 alle 5. L’ordinanza entra in vigore domani, venerdi’ 23 ottobre. Il rischio ravvisato dall’unita’ di crisi e’ quello di un “allentamento sull’osservanza del rispetto delle misure di prevenzione dal contagio, con rischi di assembramento e inosservanza del distanziamento interpersonale”. Il quale possono “determinare una diffusione del contagio mediante mobilita’d interprovinciale per finalita’ non lavorative. Con possibile diffusione da aree a maggiore densita’ di casi Covid-19 ad aree, ad oggi, a minore intensita’”. Si evidenziano anche “ripercussioni sulla dotazione dei posti letto” in un contesto “epidemiologico e climatico che vede un incremento dei casi”. Leggi anche De Luca blinda la Campania, la rabbia contro il governatore: "Il coprifuoco è la mazzata finale"  Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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