Nuovo Dpcm in arrivo, cambia tutto. Ci siamo, oramai si tratta di giorni ma le previsioni sono quelle oramai da giorni: si va verso lockdown.

Nuovo Dpcm - Zona rossa

Per tutte le aree dove i contagi superano i 250 casi su 100mila abitanti a settimana e misure più strette per le regioni in fascia gialla.

Nuovo Dpcm - Il governo

Decide di approvare un decreto legge per sostituire il Dpcm in vigore e far scattare le nuove regole lunedì 15 marzo. Con una certezza: la settimana di Pasqua sarà blindata, proprio come era accaduto per le festività natalizie. Per l’ufficialità bisogna attendere l’analisi degli ultimi dati e il confronto con le Regioni fissato per questa mattina. Obiettivo è mantenere il sistema delle fasce, aggiungendo alcune restrizioni di carattere nazionale che l’ala rigorista ritiene indispensabili perché — come sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza — «ci attendono settimane ancora difficili». rigorista ritiene indispensabili perché — come sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza — «ci attendono settimane ancora difficili».

Nuovo Dpcm - I nuovi parametri

Durante la «cabina di regia» convocata ieri pomeriggio a Palazzo Chigi è stato ribadito che l’analisi si basa su dati relativi alla settimana precedente, sia per quanto riguarda l’Rt, sia per la tenuta delle strutture sanitarie.

Il rischio è evidente:

Lasciare in fascia gialla aree dove invece l’incidenza del Covid-19 è molto più alta. Per questo si è deciso di adottare criteri più attendibili. Il primo è quello dei 250 casi su 100mila che farà scattare i lockdown locali. L’altro potrebbe prendere in considerazione soltanto alcuni indicatori in modo da determinare in maniera più veloce il cambio di fascia. In questo caso sarebbero esaminati l’indice di trasmissibilità Rt, l’occupazione dei posti in terapia intensiva, il numero di cittadini vaccinati. Speranza lo conferma: «Servono misure tarate su un virus che ora, con le varianti, corre più velocemente. Il modello finora costruito ha funzionato, ma quell’algoritmo non prevedeva appunto la variante inglese».

La stretta di Pasqua

Subito dopo arriverà la stretta già concordata per la settimana di Pasqua. Proprio come accaduto a dicembre, scienziati e ministri sembrano d’accordo che un allentamento in occasione delle festività potrebbe causare una diffusione altissima del Covid-19. Per questo il decreto prevederà divieti mirati in quei sette giorni e in particolare da sabato 3 aprile a lunedì 5 aprile. Limitati al massimo gli spostamenti, non saranno consentiti pranzi, incontri con più persone non conviventi, gite. E non è escluso — così come avvenuto a Natale — che si decida di chiudere bar e ristoranti.

Il ruolo del Cts

Ieri si sono rincorse nuove voci e indiscrezioni su possibili cambiamenti della composizione del Comitato tecnico scientifico. Nessuna decisione è stata presa, ma nei prossimi giorni potrebbe essere decisa una riduzione dei componenti, confermando che la struttura ha un ruolo consultivo e indica al governo la strada da seguire sulla base dei dati epidemiologici ma la scelta sulle misure da applicare rimane politica.

I fine settimana

L’Istituto superiore di sanità e il Cts hanno chiesto al governo di limitare gli spostamenti e i contatti tra i cittadini suggerendo la stessa misura prevista durante le festività natalizie: sabato e domenica misure da fascia arancione con bar e ristoranti chiusi e divieto di uscire dal proprio Comune. Un sistema che però non piace al centrodestra e dunque la decisione sarà presa oggi, dopo il confronto con i presidenti di Regione. (CorrieredellaSera) Leggi anche: Addio tasse e anche al bollo auto: tutte le novità di Draghi nel Decreto Sostegno Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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