Il Nuovo Governo Draghi in queste ore sta lavorando al nuovo dpcm che sostituirà quello del 5 marzo dopo aver varato il Decreto Legge n. 15 il 23 febbraio. E tiene banco l'idea di nuovi stop localizzati alle attività, e alla circolazione per evitare la diffusione di varianti. Il Governo Draghi mentre lavora al dpcm, proroga il divieto di spostamento tra regioni fino al 27 marzo. Nel frattempo si sta pensando di mettere da parte lo strumento del decreto ministeriale per coinvolgere in maniera più importante il parlamento. Si pensa dunque di ricorrere al decreto legge per le prossime emanazioni. Intanto il rischio Terza Ondata è concreto. Potrebbero esserci addirittura 33mila morti secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation di Seattle (USA).

Verso il nuovo Dpcm del governo Draghi: nuove zone rosse e stretta in arrivo

Il nuovo Dpcm del governo Draghi dovrebbe essere varato dopo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità sull'epidemia di coronavirus in Italia. Ieri gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico hanno frenato sulle riaperture di ristoranti e bar dopo le ore 18, segnalando il rischio contagi, specie alla luce delle nuove varianti. "Abbiamo rappresentato al presidente del Consiglio i dati e i numeri, noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente". Così ha parlato Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, al termine della riunione. "Non abbiamo parlato di riaperture, se ne parlerà in un'altra occasione", ha aggiunto. Venerdì ci sarà il nuovo monitoraggio, "poi vedremo", ha aggiunto, anche se lo scenario di una zona arancione nazionale, sembra restare al momento solo un'ipotesi.

Nuovo dpcm entro il week-end

Repubblica annuncia oggi che il premier Draghi ha segnalato l’esigenza è "far correre gli uffici: il nuovo Dpcm andrà fatto entro sabato, massimo domenica perché bisogna avere rispetto dei cittadini e lasciare loro almeno una settimana di tempo per adeguarsi alle misure". Secondo il quotidiano Draghi avrebbe preferito usare lo strumento legislativo del decreto legge e non quello del Dpcm ma non c'è tempo per agire ormai visto che il provvedimento deve essere varato entro il week end. E c'è il rischio di una nuova stretta: Per il momento resta la distinzione a fasce tra le regioni, niente arancione nazionale. Ma è evidente che se la situazione dovesse peggiorare, l’esecutivo potrebbe decretare in via provvisoria un blocco di almeno due settimane o inasprire le misure già in vigore. E questo perché vista la situazione dei contagi e i pericoli dello scoppio della Terza Ondata (che si vede nei suoi effetti già a Brescia e che è stata prevista anche da Andrea Crisanti) l'idea è di rimandare il più possibile le aperture e varare invece alcuni stop.

Governo Draghi, migliorare i tempi di decisione e di cambi di colore per le Regioni

Il primo decreto ministeriale del governo Draghi dovrebbe riportare anche una rivisitazione dei parametri che portano le regioni in zona rossa, arancione e gialla e dare le prime soddisfazioni a chi chiedeva una semplificazione. Draghi vuole anche che il ministero della Salute annunci i cambi di colore delle regioni il lunedì e non più il venerdì. Nella riunione tenutasi in serata - alla presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi, del ministro della Salute, Roberto Speranza, del responsabile per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, e dell'Economia, Daniele Franco, e dei ministri capo delegazione dei partiti di maggioranza, si sarebbe ragionato sulla possibilità che le ordinanze che possono prevedere un cambio di colore per le regioni entrino in vigore il lunedi', non piu' la domenica. E che le comunicazioni di eventuali cambi di linea arrivino con anticipo, rispetto al passato. Si dovrebbe comunque agire nuovamente con un dpcm che dovrebbe essere definito nel week end. Per adesso la strategia disegnata attorno alla questione prevede l'istituzione di zone rosse a livello locale per impedire o rallentare la sua diffusione e per ora non comprende l'ipotesi di lockdown totale ma punta su interventi mirati nelle zone in cui la variante si sta diffondendo più rapidamente.

Le regole fino alla fine di marzo 2021

1. Fino al 27 marzo 2021, sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. 2. Fino al 27 marzo 2021, è consentito, nella Zona gialla in ambito regionale e nella Zona arancione in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. La misura di cui al presente comma non si applica nella Zona rossa. 3. Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. (Today) Leggi anche: Governo Draghi, oggi l’incontro per decidere sulle nuove misure anti contagio Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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