In ospedale per una colica renale, muore 2 giorni dopo.

Adriana Cristaldi, settantacinque anni, per la Procura di Roma forse si poteva salvare. Come riporta Il Messaggero.it Riu Pascale Roberte, medico radiologo del San Camillo e a Piero Pisanti, dirigente medico del reparto medicina d'urgenza dell'ospedale Santo Spirito in Sassia accusati di omicidio colposo per colpa medica rischiano di finire a processo.

Il pubblico ministero

Ha chiesto il giudizio immediato per la loro "condotta negligente, imprudente e imperita", ritenendoli responsabili della morte della paziente per averne sottovalutato le condizioni di salute, in progressivo peggioramento, fino al decesso. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine infatti, la paziente avrebbe avuto bisogno di essere immediatamente sottoposta ad una nefrostomia per una disostruzione uretrale, invece, dopo le dimissioni, è deceduta a seguito di edema polmonare acuto.

I fatti risalgono a circa tre anni fa

Quando la settantacinquenne si era rivolta al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito per una colica renale. La paziente ha ricevuto una terapia antibiotica e il giorno dopo è stata trasferita al San Camillo per l'operazione. Tuttavia la dottoressa Riu si sarebbe rifiutata di posizionare il tubo di drenaggio del rene, ritenendo l'intervento contoindicato date le condizioni di salute della paziente. La paziente è morta la mattina seguente per edema polmonare acuto, in soggetto con sepsi urinaria ed emorragia gastrica. (Fanpage) Leggi anche: Lucca tiene la figlia segregata in casa  
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