Quella sedia simbolo di presunzione e arroganza su un posto pubblico che non spettava di diritto a nessuno. Nemmeno a coloro che hanno ucciso brutalmente Maurizio Cerrato, a Torre Annunziata, lo scorso lunedì sera. Maria Adriana Cerrato, la figlia di Maurizio, proprio per quel parcheggio, lo ribadisce con forza durante una conferenza stampa davanti alla sede della Procura. "Non l'accettavo - afferma rispondendo a una domanda dei cronisti - a voi sembra giusto occupare un posto in modo illegale? Ho reagito? L'avrebbe fatto anche mio padre, lui questa cosa me la faceva sempre notare". Per quell'omicidio, la scorsa notte, sono state fermate dai carabinieri quattro persone. "Non l'ho accettata, - sottolinea - e non l'accettate nemmeno voi. Non buttiamo più una carta per terra solo perché il cestino è lontano. Pensate e reagite, altrimenti il cambiamento non ci sarà mai. Avete paura? Si supera. Io di paura non ne ho più''.

Maurizio Cerrato ucciso a Torre Annunziata: “Sono dei vigliacchi”. Il grido di dolore della famiglia

Il 61enne Maurizio Cerrato è stato ucciso da 5 persone a Torre Annunziata. L’uomo, sopraggiunto sul posto per aiutare la figlia a cambiare lo pneumatico tranciato per motivi di parcheggio, è stato brutalmente ucciso. Il fatto è avvenuto in via IV Novembre ed è stato scatenato da una banale questione di parcheggio: il padre ha soltanto difeso la figlia, rea, a detta dei criminali, di aver parcheggiato in un posto riservato spostando la sedia che occupava il posteggio. Tania Sorrentino, moglie del compianto Maurizio, e la figlia 20enne Maria Adriana, stamane, come si legge su “Ansa”, si sono presentate all’esterno della Procura di Torre Annunziata. “L’omertà ci sarà sempre, ma le cose possono cambiare anche perchè le persone per bene non sanno nemmeno cosa sia l’omertà. Noi non giudichiamo nessuno: nemmeno Maurizio l’avrebbe fatto e noi non lo faremo mai” ha dichiarato la signora Tania. L’indagine condotta dai carabinieri ha portato all’arresto, nel corso della notte, di 4 persone. La signora Cerrato ha voluto ringraziare così le forze dell’ordine: “Sentiamo di dire grazie a chi ci sta vicino e alle forze dell’ordine che hanno lavorato giorno e notte. Abbiamo trovato persone umane, ma non abbiamo mai dubitato di questo, sin dal primo momento”. E sugli aggressori aggiunge: “Non sentiamo di dire a loro niente, non meritano le nostre parole, sono solo vigliacchi. Mio marito non l’avrebbero mai ammazzato se non fosse stato da solo. Ci volevano quattro di loro, ci volevano le armi”. La figlia, presente sul posto al momento dell’accaduto, ha risposto così ai giornalisti presenti: “Lui non ha avuto paura, e non ce l’ho nemmeno io. Non avrò mai paura. A chi ha paura chiedo di reagire, di non temere, di parlare”. Infine l’appello lanciato da Tania Sorrentino alla città: “Tutti sono in tempo per poter cambiare, per capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Torre Annunziata deve cambiare perchè così non possiamo andare avanti”. Leggi anche Esplode la protesta a Napoli, caos trasporti: corse ridotte e rischio assembramenti Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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