Truffa nel napoletano ai danni della zia anziana e oramai deceduta. Stando a quanto ci perviene, sembrerebbe che una 50enne non aveva smesso di prendere la pensione della zia con la quale conviveva, intanto morta da anni.
L'accusa
È l'accusa della quale dovrà rispondere una 50enne di Santa Maria La Carità. La guardia di finanza ha scoperto la truffa ed ha eseguito un sequestro dei beni nei suoi riguardi oltre ad una cifra economica rilevante pari alla somma che la suddetta nipote avrebbe "rubato” all'Inps nel corso di questi anni.
I fatti
Sempre secondo una prima ricostruzione, l'anziana in questione era deceduta nel 2013, ma la nipote, non ha mai provveduto ad informare le autorità competenti della morte della zia, continuando così, formalmente a "riscuotere" la pensione di reversibilità e quella di invalidità civile.
L'indennità
Ciò è stato possibile perchè come spesso capita, soprattutto in caso di anziani con qualche difficoltà, sono i parenti o comunque chi per esso designato a provvedere alla gestione della suddetta indennità.
La nipote
In questo caso appunto, era la nipote a prelevarle in contanti, designata come l'unica cointestataria del conto corrente postale dell'anziana parente che ignara di tutto si è sempre fidata della sua unica nipote, lasciandola gestire la propria pensione, oltre che a darle piena disponibilità economica.
Il sequestro
Ma a quanto pare, l'inganno messo a punto dalla nipote non è andato a buon fine. Seppur dopo ben sette anni, ci si è accorti della truffa e si è provveduto a fare giustizia. Infatti, proprio questa mattina la guardia di finanza ha contattato la cinquantenne e ha provveduto ad eseguire, non solo, il sequestro di un appartamento dell'indagata, ma anche una cospicua somma di denaro. Parliamo di una cifra di circa 50mila euro: ovvero il totale stimato di quanto avrebbe sottratto all'Inps nel corso degli anni. Fonte: Napolitoday.it
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