Francesca Paola Vizzini aveva 75 ed era di Palermo. La donna è morta domenica scorsa dopo che i medici del 118 hanno tentato di rianimarla in ogni modo. Stando a quanto si apprende lo scorso martedì, 6 aprile, alla donna era stata somministrata la prima dose del vaccino AstraZeneca.

AstraZeneca uccide Francesca

Francesca Paola Vizzini è morta dopo la prima somministrazione del vaccino antiCovid AstraZeneca. Le figlie hanno deciso di presentare una denuncia ai carabinieri e la procura di Palermo ha successivamente aperto un’inchiesta. Le indagini sono coordinate dal pm Claudio Camilleri. Oggi, al Policlinico di Palermo, è stata eseguita l’autopsia.

Le dichiarazioni delle figlie di Francesca, morta dopo AstraZeneca

"Non riusciamo a darci pace. Nostra madre era autonoma, indipendente, aveva i normali acciacchi tipici della sua età, ma godeva di buona salute. Guidava e usciva da sola per fare la spesa. Il 6 aprile aveva ricevuto la prima dose di AstraZeneca nell’hub della Fiera del Mediterraneo, dopo una coda estenuante". Aggiungono: "E’ tornata stanca a casa e noi abbiamo inizialmente attribuito il suo stato alla giornata faticosa. Ancora giovedì era uscita da casa, ma da venerdì ha iniziato a stare peggio. Sono stati contattati il medico di famiglia e la guardia medica e le sono stati prescritti alcuni farmaci, ma la situazione non migliorava". Domenica mattina la chiamata al 118. I sanitari hanno tentato di rianimarla, ma non c'è stato nulla da fare. Alle 11 Francesca è morta. (Fonte GazzettadelSud)

In Campania il Presidente De Luca attacca il Governo Draghi

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è ancora contro il Governo, non una novità in assoluto, ma questa volta il tema è la scuola. Nello specifico il mancanto inserimento dei guidatori di scuola bus nella lista delle priorità della Campagna Vaccinale.

De Luca contro il Governo.

L'accusa che il presidente De Luca muove contro il Governo riguarda proprio le riaperture e nello specifico la mancanza di vaccini per coloro che guidano i bus scolastici, esposti inevitabilmente al virus. Dice il governatore della Campania: "Noi poniamo un problema di coerenza del governo. Si può dire apriamo le scuole in sicurezza e poi non muovere un dito per il trasporto pubblico locale? Gli autisti dei bus hanno 30, 40, 50 anni". Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, a proposito dei vaccini. La dichiarazione arriva nell'intervista a Porta a Porta che andrà in onda stasera.

De Luca, ribadisce inoltre che questo è valido anche per il settore del turismo

Dice in aggiunta: "Per i ristoratori perché possiamo aprire i ristoranti fino alle 23.30 ma il problema è la movida fuori controllo, problema che riguarda le forze dell'ordine, non i ristoratori che in maniera rigorosa e contingentata possono lavorare. Siamo in una fase diversa da un anno fa, ora abbiamo i vaccini e un'economia stremata. Quindi riteniamo che sia ragionevole muoverci sulla vaccinazione per fasce d'età ma contemporaneamente dare una mano in condizioni di sicurezza alle categorie economiche, mi pare una linea di buon senso ma difficile da attuare in Italia", conclude il presidente della Regione Campania. Leggi anche: Anche la Campania spinge per riaprire ristoranti all’aperto e di sera Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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