Il virus non ha le ali, la seconda ondata la facciamo noi». Lo ha detto la virologa Ilaria Capua, responsabile negli Usa dell'One Health Center of Excellence della University of Florida, ospite di SkyTg24. «Il virus si comporta da virus e la pandemia quindi la portiamo noi perché si diffonde con le persone che lo trasportano da altri Paesi e continenti. Quindi la seconda ondata la facciamo noi e dobbiamo essere consapevoli che soltanto attraverso le nostre azioni riusciremo ad avere la meglio. Non ci dimentichiamo che questo virus ha circolato in Italia sotto traccia già da metà dicembre senza dare grossi fastidi fino metà febbraio, quindi è possibile confinarlo in uno spazio dove non fa danni». «È chiaro a tutti che il virus non andrà via e rimarrà con noi per un pò di tempo - ha aggiunto la scienziata Capua - Abbiamo imparato a gestirlo e a riconoscerlo. Era un nemico sconosciuto fino a sei mesi fa ma ora lo conosciamo meglio. Ci ha fatto vedere la sua faccia peggiore e quindi dobbiamo evitare di ricadere negli stessi errori. Sono ottimista - ha precisato - sono in Italia da qualche settimana e vedo sensibilità e attenzione delle persone rispetto al fatto che il problema va risolto e non aggravato. Perché non ci dimentichiamo che non abbiamo azzerato la curva l'abbiamo appiattita, ovvero il virus circola anche se meno di prima. Sulla pericolosità dei nuovi focolai, la Capua spiega che »se sono asintomatici sono una indicazione di quello che sta accadendo, quello che ci deve preoccupare, se proprio ci vogliamo allarmare, sono i dati dei ricoveri in terapia intensiva. Ma sono calati perché abbiamo capito come si può combattere».

Il virologo Tarro contro Conte

"Vorrei sapere i nomi". Al professor Giulio Tarro non torna proprio la decisione del premier di Giuseppe Conte, già annunciata, di voler prorogare lo stato d'emergenza da coronavirus  di altri 6 mesi. Il premier si auto-assegnerebbe pieni poteri fino al 31 dicembre 2020, di fatto quasi un anno intero di procedure democratiche sospese. Mai accaduto, se non in tempo di guerra. E se nel pieno  della guerra vera, quella sanitaria, nessuno, neanche nell'opposizione di centrodestra, si è scandalizzato per l'accentramento dei poteri a Palazzo Chigi. Già verso la fine della Fase 1 la protesta ha iniziato a sollevarsi da più parti della comunità politica, ma pure della società civile e della comunità scientifica. Fonte: Il Mattino Leggi anche Conte proroga lo stato di emergenza: "Rischio ritorno alle zone rosse"  Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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