Un improvviso acquazzone ha invaso la città. Napoli nel caos. Allagamenti e traffico in tilt. Una vera e propri bomba d'acqua quella che si sta abbattendo in queste ore sul capoluogo campano. D'altronde coem da previsione e soprattutto come preannunciato qualche ora fa, è stata ulteriormente prorogata l'allerta meteo.

A dare l'allarme è la Protezione civile della CAMPANIA

Che ha prorogato per l'appunto, fino alle ore 8 di domani, martedì 2 febbraio, l'allerta meteo attualmente vigente su parte della regione.

Le zone interessate

Le zone interessate sono: Piana campana, Napoli, isole, area vesuviana; Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Tusciano e Alto Sele; Piana Sele e Alto Cilento; Basso Cilento. E' stato così rinnovato il livello di rischio idrogeologico giallo con la raccomandazione, in ogni caso, di "prestare attenzione alle aree territoriali particolarmente fragili o colpite dal maltempo in questi giorni anche in assenza di nuove precipitazioni". La perturbazione che insiste specialmente sulla fascia costiera porterà ancora piogge e temporali, isolati ma intensi. Dunque, la Protezione civile della Regione Campania, sulla base delle elaborazioni dei modelli matematici effettuate dal Centro Funzionale ha rinnovato il livello di rischio idrogeologico Giallo raccomandando, in ogni caso, di prestare attenzione alle aree territoriali particolarmente fragili o colpite dal maltempo in questi giorni anche in assenza di nuove precipitazioni.

Nel frattempo il virus continua a dilagare e in Campania si continua a chiudere tutto

Tutto chiuso per almeno 2 settimane”. Il sindaco firma l’ordinanza e manda tutti a casa. Situazione critica a Pompei, in provincia di Napoli, dove un numero significativo di positivi ha messo in allarme il primo cittadino.

L'ordinanza

Con l'ordinanza sindacale n. 19 il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio ha deciso di chiudere le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, con lo stop alle attività in presenza fino al prossimo 14 febbraio, a causa dei continui focolai segnalati dall'Asl nei diversi istituti scolastici. E' quanto reso noto dal Comune di Pompei nella giornata di domenica. Sono diversi gli studenti dei vari istituti che sono risultati positivi al Covid-19 con test molecolare e oltre 100 quelli messi in quarantena fiduciaria dall'Asl Napoli 3 Sud, secondo quanto si legge nell'ordinanza. La decisione del primo cittadino vesuviano è stata presa anche in considerazione del significativo aumento dei contagi sul territorio comunale nelle ultime settimane, sulla base dei dati trasmessi dall'Asl.

Controtendenza il resto d'Italia: pochi controlli e folla in strada

Il virus non fa più paura. Caos in tutta Italia, pochi controlli. La situazione vissuta ieri nelle principali città italiane desta non poche preoccupazioni. Molte regioni che hanno "trasgredito" le regole ieri erano in zona arancione. Nel loro ultimo giorno di semi clausura, però, hanno dimostrato di non saper gestire le regole imposte dal governo per contenere il virus. Da oggi, infatti, molte regioni sono entrate nella zona gialla L'Italia da oggi quasi tutta gialla, con l'eccezione di Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna e Umbria. Ieri a Milano folla ai Navigli, a Roma shopping in via del Corso, a Firenze sanzioni per il mancato rispetto delle norme anti-Covid, a Napoli stessa musica, multe a tantissimi giovani e locali fuori legge.

Il coordinatore del Cts, Miozzo, è preoccupato

"Penso che queste immagini siano comprensibili ma non accettabili. Comprensibili perché dopo settimane e mesi di restrizioni c'è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall'emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori''. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, riferendosi alle immagini degli assembramenti, da Milano a Bologna fino a Roma, alla vigilia del passaggio in zona gialla per la maggior parte delle regioni italiane. Ed ha proseguito: "La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto. Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono''. Da oggi lunedì 1° febbraio sono scattate le nuove classificazioni di colore per le zone di rischio delle regioni italiane. Solo 5 aree sono in zona arancione: Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano. Fonte: NapoliToday. Leggi anche: "Tutti a casa, subito”. Il sindaco chiude per 10 giorni. Scatta l'ordinanza in Campania Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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