Nuovo episodio dello show De Luca-De Magistris. Il sindaco di Napoli si schiera contro la chiusura delle scuole decisa dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca: “La Campania”, dice De Magistris in audizione di fronte alla Commissione parlamentare antimafia, “è stata la prima Regione che ha chiuso la scuola. Qualcuno pensa che la didattica a distanza arrivi in tutti i quartieri popolari? Che nei bassi tutti abbiano wifi e tablet? C’è dispersione scolastica di cui mafie e camorra hanno bisogno per reclutare”. Una dichiarazione, quella di De Magistris, che cade in un momento nel quale è accesissimo il dibattito a Napoli e in tutta la Campania sulla possibile riapertura delle scuole, limitatamente a quelle dell’infanzia e alla prima elementare, il prossimo 14 novembre, previo uno screening volontario su docenti e alunni. “La riapertura della scuola”, aggiunge De Magistris ai microfoni di radio Crc, “è condizionata a questo screening di massa e non vorrei che poi si possa dire che lo screening non è andato bene così da non riaprire le scuole. Sono sempre stato favorevole a che le scuole fossero le ultime a chiudere e soprattutto quelle dei più piccoli dovevano continuare a restare aperte come accade in tutta Europa anche dove c’è un contagio molto superiore rispetto al nostro”. (Fonte: Anteprima24)

Ritorno a scuola a rischio in Campania, De Luca potrebbe fare marcia indietro. Ecco cosa sta accadendo

I test antigenici che si stanno utilizzando per effettuare lo screening prima del rientro a scuola in Campania potrebbero non essere affidabili. E tutto potrebbe essere nuovamente a rischio. “I test antigenici, che fanno parte di un pacchetto di test genericamente definiti rapidi, non sono sicuri. Noi siamo molto perplessi circa la loro efficacia”. A sostenerlo Giuseppe Castaldo, responsabile della Diagnostica molecolare del Ceinge (e componente del consiglio di amministrazione della Federico II). Se il rientro a scuola si baserà sui risultati dei test antigenici c’è il rischio che si faccia un cattivo servizio ai cittadini. Sulla base del solo test antigenico io non manderei mio figlio a scuola, se ne avessi uno in età scolare e temessi che un suo compagno di classe è positivo”, conclude Castaldo. Insomma, sarebbe davvero un bel pasticcio che i test antigenici utilizzati siano praticamente nulli rispetto a quello che si sta cercando di fare per garantire un rientro a scuola sereno. Leggi anche Allerta meteo Campania, a Napoli scattano le chiusure. La decisione del sindaco Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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