Il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna a puntare il dito contro il governo per la decisione di spostare la Campania in zona rossa dopo l'inserimento in zona gialla. L'intervento durante il Consiglio Regionale. “I criteri adottati per le zone sono una grande manfrina“, ha dichiarato De Luca. “In Italia il problema è nato quando è stata presentata la zonizzazione che vedeva la Lombardia in zona rossa e la Campania in zona gialla. E’ solo questo, quindi dobbiamo equilibrare politicamente questo dato”, ha proseguito il presidente di Regione, ponendo all’attenzione alcuni dati. “In Lombardia ci sono 907 ricoveri in terapia intensiva, in Piemonte, con un milione e mezzo di abitanti in meno della Campania, 385 ricoveri, in Veneto, un milione di abitanti in meno della Campania, 311 ricoveri, in Emilia 245, nel Lazio 355. In Campania ci sono 183 ricoveri in terapia intensiva“. C’è un fattore specifico che, sempre secondo De Luca, ha portato a tale decisione: “L’elemento che dal punto di vista mediatico è stato giocato per introdurre la zona rossa qui, è stata l’immagine del lungomare di Napoli con decine di migliaia di persone senza polizia e vigili urbani. In tutto questo c’erano ordinanze che vietavano assembramenti“.

De Luca senza freni: “Napoli è salva solo grazie a noi per come è ridotta. Senza la Regione sarebbe andata a picco”

“Uno degli obiettivi” dell’azione di governo della Regione Campania “è Napoli città, e dev’essere chiaro a tutti che, per come è ridotta la città di Napoli, senza l’aiuto della Regione Campania la città va a picco”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo in Consiglio regionale nel dibattito sul programma di governo presentato oggi. “Vorrei fare qualche osservazione su bilanci e trasporti – ha aggiunto De Luca – ma non dico più niente, dico solo che dobbiamo tenere tutti presente che Napoli è Napoli, cioè è l’Italia.

“Retto di fronte a spinte pericolose a Napoli”

Abbiamo tutti quanti senso di responsabilità e disponibilità, a condizione ovviamente di trovare interlocutori civili. La Campania ha retto anche di fronte ad alcune spinte pericolose che hanno attraversato la società di Napoli”. De Luca ha ricordato l’ordinanza con la quale “lo scorso 29 maggio abbiamo bloccato la vendita di superalcolici e il Comune ha fatto un’ordinanza contro la Regione per renderla possibile fino alle 3.30 di notte. La seconda fase è nata lì, in una città abbandonata completamente a se stessa. Un altro dei miracoli è stato la salvaguardia della città di Napoli: se fosse stato per altre istituzioni, a Napoli sarebbe venuta la fine del mondo”, ha concluso De Luca. Leggi anche De Luca rilancia gli ospedali in Campania: "Pronti un miliardo di euro. Spero collaborazione col Governo” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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