Il vaccino anti Covid sarà sicuro. Contrariamente alle recenti dichiarazioni rilasciate dal virologo Crisanti, piuttosto scettico sul nuovo vaccino che verrà - probabilmente - distribuito a gennaio, arriva il parere di altri esperti "pro-vax". A fare luce sulla faccenda è prima di tutti Michele De Luca, co presidente dell'Associazione Luca Coscioni e Professore ordinario di Medicina Rigenerativa all'Università di Modena e Reggio Emilia Bisogna. A seguire, anche il parere dello scienziato Enrico Bucci, del professore Gilberto Corbellini e coordinatore di Science for Democracy, Marco Perduca.

Vaccino anti Covid: il parere del prof. De Luca

Sulla più che discussa faccenda del nuovo vaccino anti Covid, ecco il parere del professore De Luca: Bisogna rassicurare gli italiani sulla certezza che Ema, L'Agenzia europea per i medicinali, e la FDA Food and Drug Administration non daranno autorizzazioni su un eventuale vaccino anti Covid se non in possesso di dati chiari e certi sulla effettiva sicurezza". Nel dettaglio precisa: "Il prodotto che verrà iniettato sarà sicuro". Inoltre prosegue: "Bisogna aver fiducia, in commercio arriverà un prodotto efficacemente testato. Circa la velocità dei tempi di individuazione rispetto alla consuetudine, bisogna riconoscere il carattere straordinario del progetto". Tra l'altro, puntualizza: "Per stimolare la soluzione ad una pandemia globale sono serviti una mole di lavoro, investimenti di denaro inusuali e profusi sforzi senza paragone rispetto ai casi precedenti. Le aziende hanno investito e rischiato, ma se il risultato sarà efficace non lo decideranno loro, ma istituzioni come EMA e FDA".

La scienza rassicura

In linea con le dichiarazioni del prof. De Luca, anche quelle di lo scienziato Enrico Bucci, Adjunct Professor presso la Temple University di Philadelphia e consigliere dell'Associazione Coscioni. Secondo Gilberto Corbellini, professore ordinario di storia della medicina e docente di bioetica presso l'Universita' di Roma Sapienza. Ecco le sue dichiarazioni: "È chiaro che il prodotto andrà in commercio solo quando i test si baseranno su un campione enorme. Solo a quel punto si procederà con la somministrazione. Nessuno si inietterà qualcosa di sconosciuto, ma testato su tutte le fasce di età". Rilevante anche il parere dell'esperto Gilberto Corbellini, professore ordinario di storia della medicina e docente di bioetica presso l'Universita' di Roma Sapienza:  "I vaccini evolvono come le specie biologiche. Evolveranno via via coi mesi, e ci tareremo sempre meglio. Ci sono agenzie che controllano, mi sembra che si stia trascinando il dibattito scientifico nell'agone politico".

Chiarimenti sui brevetti

Sul tema dei brevetti si esprime anche Marco Perduca, coordinatore di Science for Democracy: "Relativamente ai vaccini, occorre che l'Italia sostenga adesso molto più di prima il fondo COVAX dell'Alleanza globale per il vaccino GAVI". Perduca precisa: "Si tratta dello strumento multilaterale più adatto per far arrivare dosi, materiale e competenze anche nei paesi a basso o medio reddito. Se per i paesi ricchi si prevedono vaccinazioni in termini di settimane, per il cosiddetto 'Sud' del mondo l'impresa logistica sarà titanica. In conclusione: "Solo gli accordi per gruppi di brevetti sui vaccini, quanto la massima collaborazione internazionale opportunamente finanziata, riusciranno a far sì che il diritto universale alla salute possa esser goduto dappertutto in tempi certi e celeri". Leggi anche: La Campania riceverà più di 300mila dosi di vaccino contro il Covid, ecco quando arriverà Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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