"Mezzogiorno di fuoco” nel Napoletano e precisamente a Casoria dove all’ora di pranzo sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco.

Il fatto è avvenuto in piazza Cirillo

A pochi passi dal Municipio. In un primo momento si è parlato di un conflitto a fuoco, avvenuto tra persone a bordo di due macchine, ma a quanto pare i rilievi stanno fornendo uno scenario diverso.

Ferito un uomo

Come riportato da Napolitoday, tra le ipotesi investigative, infatti, ci sarebbe anche quella di un agguato, ma comunicazioni ufficiali in tal senso non sono state ancora fornite. Una cosa certa è la presenza di un ferito, T. R., del quale ancora non è nota l’età e che attualmente si trova all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

I soccorsi

Sul posto, dopo la chiamata di alcuni residenti, sono prontamente giunti i Carabinieri di Casoria, diverse volanti della Polizia di Stato e gli uomini della Municipale. I rilievi sono stati effettuati dai Carabinieri di Castello di Cisterna che a terra hanno rinvenuto almeno un bossolo di oltre 4 cm.“

Per le indagini

Potranno tornare utili le immagini di videosorveglianza delle telecamere installate in zona. Immagini che sarebbero già state acquisite e visionate dagli uomini dell’Arma. Nel bar in piazza c’è chi testimonia di aver sentito una lunga serie di spari, ma al momento non emergono altri particolari sulla vicenda.“ Nel frattempo in Campania, fioccano le chiusure: il sindaco firma l’ordinanza e manda tutti a casa Tutto chiuso per almeno 2 settimane”. Il sindaco firma l’ordinanza e manda tutti a casa. Situazione critica a Pompei, in provincia di Napoli, dove un numero significativo di positivi ha messo in allarme il primo cittadino.

L'ordinanza

Con l'ordinanza sindacale n. 19 il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio ha deciso di chiudere le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, con lo stop alle attività in presenza fino al prossimo 14 febbraio, a causa dei continui focolai segnalati dall'Asl nei diversi istituti scolastici. E' quanto reso noto dal Comune di Pompei nella giornata di domenica. Sono diversi gli studenti dei vari istituti che sono risultati positivi al Covid-19 con test molecolare e oltre 100 quelli messi in quarantena fiduciaria dall'Asl Napoli 3 Sud, secondo quanto si legge nell'ordinanza. La decisione del primo cittadino vesuviano è stata presa anche in considerazione del significativo aumento dei contagi sul territorio comunale nelle ultime settimane, sulla base dei dati trasmessi dall'Asl.

Controtendenza il resto d'Italia: pochi controlli e folla in strada

Il virus non fa più paura. Caos in tutta Italia, pochi controlli. La situazione vissuta ieri nelle principali città italiane desta non poche preoccupazioni. Molte regioni che hanno "trasgredito" le regole ieri erano in zona arancione. Nel loro ultimo giorno di semi clausura, però, hanno dimostrato di non saper gestire le regole imposte dal governo per contenere il virus. Da oggi, infatti, molte regioni sono entrate nella zona gialla L'Italia da oggi quasi tutta gialla, con l'eccezione di Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna e Umbria. Ieri a Milano folla ai Navigli, a Roma shopping in via del Corso, a Firenze sanzioni per il mancato rispetto delle norme anti-Covid, a Napoli stessa musica, multe a tantissimi giovani e locali fuori legge.

Il coordinatore del Cts, Miozzo, è preoccupato

"Penso che queste immagini siano comprensibili ma non accettabili. Comprensibili perché dopo settimane e mesi di restrizioni c'è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall'emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori''. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, riferendosi alle immagini degli assembramenti, da Milano a Bologna fino a Roma, alla vigilia del passaggio in zona gialla per la maggior parte delle regioni italiane. Ed ha proseguito: "La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto. Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono''. Da oggi lunedì 1° febbraio sono scattate le nuove classificazioni di colore per le zone di rischio delle regioni italiane. Solo 5 aree sono in zona arancione: Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano. Fonte: NapoliToday. Leggi anche: "Tutti a casa, subito”. Il sindaco chiude per 10 giorni. Scatta l'ordinanza in Campania Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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