Sono scesi in piazza contro l'ordinanza regionale, che impone l'obbligo di chiusura anticipata ai propri locali, gli operatori della ristorazione campana, riunitisi questa mattina sotto la sede della Giunta regionale a Napoli, in Campania.

La protesta silenziosa a Napoli, in Campania

Un centinaio gli esercenti di bar e ristoranti, tra cui qualche volto noto del food partenopeo, sostenuti dalla Confcommercio hanno dato vita a una protesta silenziosa ai piedi di Palazzo Santa Lucia. "La gente oggi si siede ai tavolini, vanno in metropolitana, fa tutto quello che deve fare. Ma se lo fa la sera diventa un problema. Ci spieghino il perche'. Preferiscono che si assembrano in casa?", chiede Fabio. E' proprietario di un baretto a via Aniello Falcone, una delle tipologie commerciali piu' colpite dall'ordinanza. Quest'ultima infatti prescrive la serrata alle 23 nei giorni infrasettimanali e a mezzanotte durante i weekend. A manifestare oggi sono pero' tutti gli ambiti della ristorazione. Dalla trattoria al ristorante gourmet. Francesco, che lavora in uno dei locali stellati della città. Dice di aver perso oltre il 50% dei suoi incassi da maggio ad oggi e accusa: "Cosi' si blocca tutto, cosi' si impauriscono le persone e non ci fanno andare avanti". Lo scoramento è palpabile. Uno dei più famosi pizzaioli napoletani ci confessa di partecipare alla protesta solo per essere solidale con la categoria. "Ma sono sicuro che concludiamo poco, non ho fiducia nelle istituzioni".

Le cifre disastrose

Secondo i dati della Federazione italiana dei pubblici esercenti della provincia di Napoli il comparto ha perso un miliardo di fatturato solo negli ultimi 7 mesi. La Confcommercio campana chiede la revoca dell'ordinanza e un tavolo di confronto con il presidente della Regione Vincenzo oDe Luca per discutere assieme proposte che non mortifichino le aziende. L'assessore regionale alle Attivita' produttive Antonio Marchiello ha accolto i rappresentanti regionali dell'associazione e ha garantito un incontro con la task force e il governatore che potrebbe aver luogo gia' il prossimo lunedi'. "Vogliamo che la nostra rappresentativita' sia presa in considerazione e che determinate decisioni, che vengono prese sulla pelle di chi tutti i giorni scende e mette a rischio le proprie risorse economiche e i posti di lavoro dei dipendenti, vengano rispettate", spiega alla Dire il presidente di Confcommercio Caserta Lucio Sindaco. Considerazione per le categorie e sicurezza per i clienti sono i due mantra della giornata perche' come dicono tutti qui oggi "e' meglio stare al sicuro nei locali che assembrati per strada". (Agenzia Dire) Leggi anche De Luca chiude in Campania, il sindaco di Napoli non ci sta: "La sua ordinanza è sospesa, ne farò io un'altra" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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