Ripartenza

Il turismo ora può ripartire. La Svizzera apre il 15 giugno i sui confini verso l'Italia e verso tutti gli altri stati Ue e Efta. In un primo momento la libera circolazione era prevista solo verso l'Austria, la Germania e la Francia. Il Consiglio federale svizzero giustifica questo provvedimento con il buon andamento epidemiologico. Sul tema della riapertura dei confini «preferiremmo una regolamentazione congiunta a livello europeo», ha dichiarato Maas nel corso della conferenza stampa congiunta con il ministro Di Maio. Anche perché, ha aggiunto, «a livello europeo siamo capaci di metterci d'accordo». E questo darebbe «affidabilità a tutti i cittadini europei».

L'intesa

Intanto i ministri dell'interno europei hanno raggiunto «un accordo globale» sulla richiesta di estendere fino a fine giugno la chiusura delle frontiere esterne dell'Ue, misura che altrimenti scadrebbe il 15 giugno. Lo ha annunciato la presidenza croata al termine della videoconferenza dei ministri dell'interni europei. «Stiamo lavorando a una comunicazione che verrà approvata la prossima settimana», ha detto la commissaria Ue Ylva Johansson. «Credo che torneremo al pieno funzionamento dell'area Schengen non più tardi di fine giugno». Lo ha detto la commissaria Ue dell'interno, Ylva Johansson, al termine della videoconferenza dei ministri dell'interno europei. La commissaria ha sottolineato che per molti Paesi le restrizioni ai movimenti interni all'Ue saranno tolte già il 15 giugno, ma alcuni «dicono di non essere pronti a farlo» e di aver bisogno di valutare ulteriormente la situazione epidemiologica. (Il Mattino) Leggi anche: Coronavirus. Crisi del Turismo, Ferrandino: «Occorre il supporto dell'Europa». Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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