Campania pronta a cambiare colore? Stando ai fatti si, stando ai numeri no. E' questo il dubbio, l'enigma che sta tormentando il governo negli ultimi giorni. Oramai anche chi non la voleva "rossa" chiede il lockdown. Caso eclatante degli stesi commercianti che poco più di una settimana fa sono scesi invece in piazza per protestare contro le nuove misure adottate.

Insomma continua il caso Campania

E a quanto pare bisognerà attendere ancora. "Se il sistema di monitoraggio dice che una regione è gialla, la trasformi in rosso se la condizione è effettivamente da rosso ed è evidente che è un regione sotto osservazione. Noi siamo accanto a CAMPANIA e Calabria, vediamo i dati di domani e poi si deciderà". Lo ha detto Francesco Boccia a L'aria che tira Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia è nuovamente intervenuto sulla classificazione del rischio nelle regioni italiane. Come ormai è noto, infatti, il colore da assegnare alle Regioni avviene sulla scorta di un report settimanale.

Nel frattempo il caso del paziente morto al Cardarelli apre la strada ad altre polemiche

Paziente morto al Cardarelli, l’ospedale si difende. “Il pronto soccorso del Cardarelli da sempre, e quindi anche in questo periodo di pandemia, gestisce i maggiori afflussi di pazienti. E’ chiaro che in un periodo di pandemia gli afflussi sono particolarmente sostenuti anche perché il Cardarelli ha sempre rappresentato per la Campania l’ospedale di riferimento.

I pazienti

vengono sia con i mezzi del 188 ma la maggior parte con mezzi propri. Questa esprime proprio la volontà dei cittadini di individuare il Cardarelli come ospedale di riferimento. E’ quanto dichiara Giuseppe Longo, direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli, in merito al decesso di un paziente ieri nel bagno del pronto soccorso. “L’afflusso notevole di pazienti nel pronto soccorso – aggiunge Longo – ha diversi significati. Da una parte c’è questa grande disponibilità del pronto soccorso nell’accogliere e assistere chiunque vi accede e dall’altro non significa per nulla un abbandono dei nostri pazienti. Vengono, sin dall’ingresso, seguiti, valutati, sottoposti a esami diagnostici e terapie”.

E ancora aggiunge

Nel caso di ieri “il paziente autonomamente dalla zona Sospetti dove era ricoverato è andato in bagno e lì ha trovato purtroppo la morte. E da elogiare il grande sforzo che tutti gli operatori, medici, infermieri, tecnici, oss, stanno fornendo in questo momento con turni massacranti. I nostri operatori salvano continuamente vite umane Ne seguiamo sia tutte le patologie dell’emergenza urgenza, sia dell’alta specialità e in questo momento tutte le diverse patologie dei pazienti affetti da Covid”. Alla famiglia della vittima “Voglio esprimere a nome mio e di tutta l’azienda – sottolinea Longo – la vicinanza alla famiglia per questo grave dolore che l’ha colpita. Già nella giornata di ieri abbiamo contattato la famiglia e come azienda e personalmente rimaniamo disponibili per qualsiasi altro chiarimento.

Il pronto soccorso del Cardarelli

Da sempre, e quindi anche in questo periodo di pandemia, gestisce i maggiori afflussi di pazienti. È chiaro che in un periodo di pandemia gli afflussi sono particolarmente sostenuti, anche perché il Cardarelli ha sempre rappresentato per la regione Campania l’ospedale di riferimento. I pazienti vengono sia con i mezzi del 188, ma la maggior parte arriva con mezzi propri e questo esprime proprio la volontà dei cittadini di individuare il CARDARELLI come ospedale di riferimento”. Leggi anche: Altre zone rosse in Campania. "Qui ci vuole l'Esercito e chiusura totale per tutti”: l'appello dei sindaci Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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