Minneapolis è stata, nuovamente, teatro di proteste e scontri tra i manifestanti del movimento Black Lives Matter e gli agenti della polizia. A scatenare l'insurrezione popolare è stata l'uccisione di un giovane ragazzo di colore da parte delle forze dell'ordine.

Minneapolis, la dinamica dell'uccisione

La polizia ha sparato Daunte Wright, ragazzo ventenne di Brooklyn Center, comune nei pressi di Minneapolis. Da quanto fatto sapere dalla polizia locale di Brooklyn Center, il fatto sarebbe avvenuto alle ore 14:00 della giornata di ieri. Gli agenti della polizia, stando alle prime ricostruzioni del fatto, avrebbero fermato il giovane afroamericano per un controllo per violazioni del codice stradale. Il ragazzo avrebbe opposto resistenza all'arresto, rientrando in macchina e tentando la fuga. Attimi concitati, nel corso dei quali uno degli agenti di polizia avrebbe aperto il fuoco e sparato mortalmente al ventenne Daunte Wright. L'afroamericano, pochi minuti prima della sua morte, era in contatto telefonico con la madre. Il motivo della telefonata? Chiedere dove si trovasse la polizza assicurativa del veicolo. Katie Wright, madre del ventenne ucciso, ha dichiarato di aver sentito i poliziotti intimare al figlio di interrompere la telefonata.  In auto Daunte, però, non era solo. Al suo fianco c'era la compagna. La donna presentava ferite lievi ed è stata trasportata in ospedale. A confermare la presenza della ragazza c'è una testimone. Quest'ultima ha dichiarato di aver visto i poliziotti estrarre il corpo del ragazzo afroamericano dall'auto per cercare di rianimarlo.

Black Lives Matter scende in piazza

La situazione negli Stati Uniti d'America è incandescente. Il movimento Black Lives Matter è sceso, nuovamente, in piazza per manifestare. Centinaia di manifestanti hanno marciato verso il comando della polizia locale, accolti da agenti in assetto anti sommossa che hanno utilizzato i lacrimogeni per disperdere la folla. Le proteste sono proseguite fino alle 23 locali, stoppate dall'entrata in vigore del coprifuoco. Lo stesso sindaco della cittadina ha lanciato un messaggio tramite Twitter: "Chiediamo ai manifestanti di continuare a protestare pacificamente e chiediamo che non siano trattati con la forza". Leggi anche: Usa, torna il terrore. Sparatoria in Maryland, ancora una giornata di sangue Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo  
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