La certezza

"Abbiamo capito presto che il Covid non è una polmonite da cui si guarisce". A dirlo è il professor Paolo Bonfanti, direttore dell’Unità operativa di malattie infettive dell'Azienda socio sanitaria territoriale di Monza che dalla prossima settimana coordinerà un ambulatorio dedicato proprio ai pazienti che hanno avuto il Coronavirus e, anche se dimessi, sono alle prese con gli effetti della malattia: "I pazienti colpiti in modo più grave hanno sviluppato una fibrosi polmonare e non torneranno più a respirare come prima", ha detto il prof. Bonfanti secondo quanto riportato dal quotidiano locale "Il Cittadino". In una nota l'Asst di Monza, terzo ospedale in Lombardia per numero di ricoverati (oltre 1700) ha spiegato: "Nei pazienti con malattia grave, accanto all’interessamento polmonare presente nella maggior parte dei pazienti, si è osservata la comparsa frequente di fenomeni trombo-embolici, di complicanze cardiologiche. Inoltre per molte persone l’esperienza del ricovero è stata traumatica e caratterizzata da sofferenza psicologica".

Cosa succederà

Da qui l'idea di creare un ambulatorio di follow-up per i pazienti dimessi con diagnosi di Covid-19, che sarà operativo dalla settimana entrante nelle mattine di mercoledì e giovedì. L’ambulatorio avrà carattere multidisciplinare: oltre a infettivologi e pneumologi vedrà il coinvolgimento di altri specialisti, come cardiologi, geriatri, rianimatori e psicologi, per identificare i problemi clinici dei pazienti ancora irrisolti e farsene carico. I pazienti saranno chiamati direttamente dai medici dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive. "Ringrazio il prof. Bonfanti per questa iniziativa, che ho fortemente condiviso", ha detto il direttore generale della Asst Monza Mario Alparone, che ha aggiunto: "Passata la fase di emergenza ora tutti si chiedono quali siano gli effetti della malattia anche a lungo termine, con questo ambulatorio desideriamo dare alla nostra comunità una risposta concreta e mi auguro rassicurante". (Fanpage) Leggi anche: Usa, ospedale chiede il conto ad un malato di coronavirus. 840mila dollari. Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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