Sale la tensione negli Stati Uniti in seguito alla morte di George Floyd

Il 46enne afroamericano soffocato da alcuni agenti di polizia durante un controllo nei giorni scorsi. Il giornalista della Cnn Omar Jimenez e tutta la troupe sono stati arrestati in diretta tv mentre raccontavano le proteste scoppiate a Minneapolis, Minnesota. La vicenda è stata immediatamente riportata sui social media, con decine di colleghi del reporter che hanno rilanciato la notizia su Twitter. Al momento non è ancora chiaro il motivo del fermo. Stando alle prime informazioni disponibili, gli agenti avrebbero chiesto all'uomo di spostarsi e al suo rifiuto lo avrebbero bloccato. "Non riesco a credere a ciò a cui ho appena assistito – ha scritto Cindi Avila -. Stavano facendo solo il loro lavoro ed improvvisamente sono stati ammanettati".

L'arresto

"Jimenez è stato preso in custodia dalla polizia durante una trasmissione in diretta delle proteste a Minneapolis, dopo essersi chiaramente identificato con gli ufficiali", si legge in una nota dell'emittente statunitense sul proprio sito web, che aggiunge: "Anche la sua troupe, tra cui un produttore e un operatore di macchina da presa, è stata arrestata". Il giornalista si trovava a Minneapolis per raccontare le proteste dopo la morte di George Floyd. "Scene drammatiche a Minneapolis dopo che la polizia è arrivata sulla scena e ci sono stati scontri con i manifestanti – aveva detto poco prima dell'arresto -. Gli agenti, alcuni in tenuta antisommossa, si sono immediatamente messi in azione, usando spray al peperoncino e manganelli per disperdere la folla vicino alla stazione di polizia. Sono anche stati visti spingere almeno una persona, mentre i manifestanti hanno risposto lanciando proiettili contro gli ufficiali".   https://twitter.com/NickGjerde/status/1266311406649061377?s=20

Da lunedì scorso, giorno della morte di George Floyd

Le proteste a Minneapolis si stanno lentamente trasformando in vere e proprie rivolte. L'uomo, afroamericano di 46 anni, è stato ucciso il 26 maggio durante un fermo di polizia e dopo che un poliziotto bianco gli aveva premuto con violenza per diversi minuti il ginocchio sul collo quando era disarmato e immobilizzato, tra le proteste dei passanti e mentre lui stesso urlava: "Non riesco a respirare". Nelle scorse ore manifestanti hanno anche dato alle fiamme il commissariato di polizia, dopo che gli agenti avevano eretto della barricate che sono state poi abbattute dalla folla. Per far tornare sotto controllo la situazione è arrivata anche la Guardia Nazionale, ma non è bastato a placare gli animi. Intanto, la protesta si sta estendendo a macchia d'olio in tutti gli States, con la gente che è scesa in piazza anche in altre città, da Memphis a Los Angeles, da Denver a New York.(Fanpage) Leggi anche: George Floyd, chi è il poliziotto accusato di omicidio. Spunta il VIDEO integrale dell’arresto. Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/41esimoparallelo.it/
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