Medici e infermieri cercasi. Al via alla ricerca di medici e infermiere per proseguire e accelelare la campagna vaccinazioni e raggiungere l'immunizzazione di massa nel più breve tempo possibile

Medici e infermieri cercasi: servono 10 mila vaccinatori

Parla il genrale Francesco Paolo Figliuolo nominato commissario straordinario per l’emergenza Covid. Il generale avverte che si dovrà arruolare almeno 10mila vaccinatori. L'obiettivo e quello di garantire la somministrazione di almeno mezzo milione di dosi al giorno per poter garantire l’immunità a tutti gli italiani in tempi brevi. Dunque l'obiettivo è quello di procedere entro inizio del mese di Aprile. Militari in arrivo su tutto il territorio nazionale per accelerare il processo di immunizzazione contro il Covid-19. Campi militari dopo il periodo pasquale per aiutare la protezione civile.

Medici e infermieri cercasi - Militari in arrivo: ecco cosa succederà

Militari in arrivo per affiancare la protezione civile nel proseguire a ritmo non stop la campagna vaccinale per fronteggiare l'aumento dei contagi covid e raggiungere nel più breve tempo possibile l'immunizzazione. Il governo intende realizzare una campagna vaccinale "porta a porta" con l'aiuto delle forze militari installando campi militari per facilitare il processo di somministrazione vaccinale.

700 mila iniezioni al giorno

Il governo prevede sette milioni di dosi (3,5 di AstraZeneca) arriveranno entro marzo e ad aprile, con la prima fornitura di Johnson e Johnson, saranno 30 milioni. L'intento è quello di arrivare a 700 mila dosi di vaccini somministrati in una giornata. Si partirà dai comuni con densità abitativa minore.

Vaccini: scoppia il caos in Parlamento

Mentre il governo è alle prese con i ritardi Ue e i problemi di distribuzione delle dosi, mentre ci sono categorie – come i medici – che aspettano ancora il loro turno, mentre Draghi blocca l’export delle fiale in Australia perché da noi c’è penuria, gli inquilini di Palazzo Madama chiedono al ministro Speranza di essere vaccinati il prima possibile.

Scoppia così il caso, perché la senatrice e psichiatra Paola Binetti ha pronunciato:

“Cari colleghi, questa è una semplice interrogazione urgente al ministro perché voglia facilitare la vaccinazione di tutti noi senatori – si legge nella lettera inviata ai colleghi dalla senatrice Udc -. Certamente sapete che sono ormai almeno una quindicina i colleghi che hanno contratto l’infezione. Non saprei dirvi in quale versione, se per esempio si tratta della variante inglese che tende a diffondersi più velocemente. Ma gli epidemiologi esperti dicono che con questo ritmo alla fine di marzo potrebbero esserci almeno una cinquantina di persone colpite”. Per dare forza alla richiesta, la Binetti elenca le categorie a rischio che hanno la precedenza: docenti e personale delle scuole, forze armate, secondini e detenuti. Nell’elenco non ci sono i senatori, quindi. Forse dovrebbero essere compresi anche loro per via dell’età media, considerata più a rischio? “Se volete firmare la interrogazione basta un ok di risposta a questa mia email. Credo che ne valga la pena anche come segno di attenzione al lavoro che svolgiamo”, dice convinta la senatrice 77enne ex Pd.
La senatrice dell’Udc Paola Binetti - quella, per intenderci, secondo cui “l’omosessualità è una devianza della... Pubblicato da Lorenzo Tosa su Venerdì 5 marzo 2021
Intanto arrivano le prime reazioni alla mossa della Binetti, che non mette in buona luce la sua categoria, di certo non a corto di privilegi. “Mi dissocio con forza da questa iniziativa. Il vaccino è un dovere, ma è ingiusto cercare di saltare la fila. Nessun privilegio, abbiamo l’onore di rappresentare i cittadini. Il nostro compito è servirli”. Lo scrive su Facebook il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno. Leggi anche:Bonus 1000euro in arrivo: c’è già la bozza. A chi spetta e come ottenerlo Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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