Dopo una prolungata fase di generale stabilità meteorologica, torna l'allerta meteo sul nostro Paese, in particolare al Nord. Un sistema perturbato di origine atlantica, infatti, raggiungerà nelle prossime ore le regioni settentrionali. Questo causerà un graduale peggioramento delle condizioni meteorologiche, con rovesci e temporali anche di forte intensità. Particolarmente interessati i settori alpini, e tendenti a divenire più frequenti nella giornata di domani.

Precipitazioni su 4 Regioni

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Dal pomeriggio di oggi precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, in estensione dalle prime ore di domani, domenica 23 agosto, all'Emilia-Romagna.

Allerta in Lombardia per temporali

I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti, è stata valutata per domani, domenica 23 agosto, allerta arancione per rischio temporali nella Lombardia centrale.

Allerta gialla

Allerta gialla, anche per rischio idraulico e idrogeologico, in Veneto, Piemonte settentrionale, Emilia-Romagna ed ampi settori della Lombardia. (ANSA).

Bomba d'acqua su Torino la scorsa settimana

Già la settimana scorsa il maltempo ha causato ingenti danni nel capoluogo del Piemonte. In trenta minuti, tra le 3,30 e le 4 del pomeriggio, sono caduti in città circa 75 millimetri di pioggia, equivalenti a circa il 10% di quanto ha piovuto in media in un anno, nell'ultimo ventennio. Tombini otturati e saltati. Le stazioni del metrò sono state evacuate, le scale mobili trasformate in cascate. Sommerse strade, piazze e portici. Gli allagamenti maggiori in via Pianezza, in corso Umbria e nell’area di corso Potenza. Blackout temporanei. Alberi crollati in più punti della città in corso Regina, in piazza Adriano, in corso Inghilterra e in corso Vittorio. I Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine sono intervenute tempestivamente per fronteggiare i danni causati dalla bomba d'acqua. Grossi disagi per i cittadini, ma nessun ferito per fortuna. A 24 ore dalla bomba d'acqua oggi si contano i danni. Per il sindaco Chiara Appendino si tratta di “un fenomeno violento e di portata straordinaria. Il clima sta cambiando. Questi fenomeni stanno diventando sempre più frequenti. Daremo una risposta strutturale”.

Il sindaco: “Un fenomeno di portata straordinaria”

“Ieri – spiega il sindaco di Torino, Chiara Appendino – in meno di un'ora, sono caduti su Torino 75 millimetri di pioggia. In soli 30 minuti è caduto circa il 10% di quanto, dal 2000 ad oggi, cade in un intero anno. Un fenomeno violento e di portata straordinaria, anche maggiore di quelli che purtroppo vediamo sempre più frequentemente. Le emissioni di CO2 sono tra i principali responsabili del cambiamento climatico e non esistono macro interventi risolutivi ma solo interventi che servono a mitigare gli effetti del cambiamento e ad arrestare, per quanto difficile, il cambiamento stesso”. “Eventi di questo tipo – come è accaduto ieri – fanno sì che grandine e foglie intasino i tombini (la cui manutenzione, ci tengo a ricordarlo, viene regolarmente effettuata da Smat) e l'acqua non riesca a defluire. Ma non è questo il motivo principale degli allagamenti, come vedremo fra poco. Come vi avevamo già spiegato con l'Assessore Alberto Unia, questi fenomeni stanno diventando sempre più frequenti, sia qui che altrove. Per questo motivo la Città di Torino sta dando una risposta strutturale che vada da un lato a ridurre il più possibile il suo impatto sui cambiamenti climatici, dall'altro a mitigare gli effetti di questi ultimi”.

160 milioni di investimenti per la rete idrica di Torino

"Circa 160 milioni di euro per una condotta di 14 Km che potenzia la rete idrica di Torino. I lavori sono già in corso, impiegano 5mila operai e dureranno quattro anni. Si va così ad agire su quello che è tra i problemi principali in questi casi, ovvero il drenaggio delle acque. Che non viene rallentato (solo) a livello dei tombini e delle caditoie come scrivevo sopra, ma soprattutto dalla capacità stessa della rete idrica, progettata quando la portata delle piogge era sensibilmente inferiore. Inoltre, per interventi più di dettaglio, è già stata avviata un'analisi della rete più capillare per evidenziare i punti critici".

Il cambiamento climatico tra le principali cause

Tra gli altri interventi citati dal primo cittadino, "il Piano di resilienza climatica per adattare il contesto urbano alle trasformazioni climatiche. Da pavimentazioni più chiare che mantengono temperature più basse, a un maggior numero di alberi, fino a concertazioni con il PRG per ridurre sempre di più il cemento e aumentare le aree verdi"; "Mobilità ed energia sostenibile". "Si tratta di un processo di cambiamento collettivo – precisa Appendino, che ha ringraziato anche tutti gli operatori al lavoro ieri per l'emergenza – L'importante è avere iniziato un percorso virtuoso che dovrà essere portato avanti nei prossimi decenni, nella speranza che le generazioni future possano trarne il beneficio auspicato. Abbiamo solo un Pianeta, rispettiamolo". (Fanpage)

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