Denise Pipitone, ci siamo, dopo 17 anni la svolta è più che vicina. Un nuovo tassello si aggiunge alla vicenda di Denise Pipitone. In queste ore una nuova lettera anonima è stata fatta recapitare all'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, mamma della bambina scomparsa 17 anni fa: "Ci rivolgiamo a quella persona che dopo 17 anni ha avuto il coraggio e il senso civico di inviare una lettera anonima al mio studio legale - scrive Frazzitta su Twitter -, dando informazioni nuove, ti invitiamo a fare un altro passo, nella massima riservatezza, fatti sentire. Noi lo ringraziamo per il suo senso civico e chiediamo un ulteriore sforzo, è importante che si faccia sentire in qualche modo".

Come mostrato a "Pomeriggio Cinque"

Anche Piera Maggio, tramite il proprio profilo Facebook ha invitato la persona in questione a fornire nuovi elementi: "Per favore, dopo 17 anni, date voce ai tanti silenzi - si legge nel post della madre di Denise - Mi rivolgo alla persona della lettera anonima inviata al mio legale. Le chiedo di farsi sentire, nei modi che lei ritenga opportuno, faccia in modo di mettere fine a tutto questo dolore. Non solo noi, è l'Italia intera che glielo chiede". Nel corso del programma condotto da Barbara d'Urso, sono state mostrate le immagini dell'appartamento in cui viveva Anna Corona quando è scomparsa Denise. Quella casa, ora in possesso dell'avvocato Gaspare Morello, non è mai stata ispezionata dagli inquirenti. In seguito è stata mostrata anche la botola presente all'interno del box che, invece, è stata ispezionata nella scorsa settimana.

Denise rapita, la versione di Battista della Chiave

Battista fu ascoltato dalla Procura di Marsala alla presenza di un’esperta Lis nel 2013. Chi l’ha visto? ipotizza però che la testimonianza raccolta all’epoca sia poco chiara per via di un’errata interpretazione tra l’uomo e l’interprete Lis. Così la trasmissione ha ascoltato il parere di due esperti, tra cui un interprete audioleso dalla nascita e specializzato in Lis su 10 dialetti diversi.

Della Chiave

E' un testimone importante nella vicenda di Denise. Infatti, nel giorno del rapimento, lavorava nel magazzino di via Rieti dal quale partì una telefonata alla madre di Anna Corona e in cui le si chiedeva di recarsi a casa delle nipoti Jessica e Alice “perché era successo qualcosa”. Il sordomuto avrebbe raccontato che al magazzino erano arrivati inizialmente un uomo e una donna. Poi racconta dell’arrivo di due uomini, di cui un 25enne con baffi, pizzetto e capelli ricci. In loro compagnia c’era Denise, che piangeva. Si lamentava del fatto che non ci fose niente da mangiare. Poi le avrebbero dato da mangiare prima di addormentarsi. Successivamente i misteriosi sequestratori avrebbero portato via la bambina in motoclicetta lungo un cavalcavia. La moto sarebbe stato poi gettata in mare e la piccola condotta su una barca a remi nascostao sotto una coperta. Leggi anche Lutto nel mondo del canottaggio, Filippo Mondelli morto a 27 anni stroncato da un tumore Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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