“Non mi assistono”: Pina muore a 45 anni al Cardarelli, aperta un'incheiesta anche per lei. E' quanto si perviene e quanto denuncia anche Il mattino di Napoli. Dopo il caso del paziente morto nei bagni, uno spettro invade il Cardarelli.

Altra inchiesta

La donna era dializzata e soffriva di problemi ai reni. La decisione della Procura della Repubblica di Napoli arriva dopo l’esposto presentato dai familiari, che chiedono di fare luce sull’accaduto. Secondo quanto raccontato dai parenti, Giuseppina si era recata in ospedale a causa di dolori al petto. Sottoposta a tampone, era poi risultata positiva al Covid-19. Per questo, continuano i parenti della vittima, fu trasferita in un apposito reparto.

I fatti

All’inizio le sue condizioni di salute non destavano preoccupazioni. Pina interagiva con i suoi familiari, inviava messaggi e video. Durante la degenza, però, si lamentava di non essere correttamente assistita. Ai parenti chiedeva che le portassero anche il termometro e il misuratore della pressione. Agli inquirenti la famiglia ha consegnato il telefono contenente le conversazioni. Il decorso della malattia, però, sempre secondo il racconto dei familiari, costrinse i sanitari, il 10 novembre, a ricoverare la donna in terapia intensiva dove morirà due giorni dopo.

“Non mi assistono”, aveva detto in una nota vocale la donna.

“Vedo i vecchietti morire”. Ora la Procura ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti. Non si esclude la riesumazione della salma e l’autopsia sul cadavere per raccogliere elementi di prova.

Nel frattempo in Campania continua la disputa

Nuova ordinanza in Campania, i sindaci non ci stanno: “Tornare in classe è troppo pericoloso”. Le parole del sindaco di Torre Annunziata “In un momento in cui stiamo cercando di evitare ogni forma di contatto mi e’ sembrato piu’ prudente evitare la riapertura delle scuole, nonostante i dati siano in leggero miglioramento. I bambini sono portatori asintomatici e a scuola i loro contatti sono tantissimi, dato che fino a 6 anni non hanno nemmeno l’obbligo mascherina”. Cosi’ alla Dire il sindaco di Torre Annunziata (Napoli), Vincenzo Ascione. La scelta del primo cittadino di prorogare lo stop della didattica in presenza al 30 novembre, “data in cui sapremo se saremo zona rossa o saranno migliorati i dati complessivi della Campania”, arriva benche’ l’ordinanza numero 92 firmata ieri da Vincenzo De Luca consenta il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonche’ per la prima classe delle scuole primarie, da domani mercoledi’ 25 novembre. “Siamo – rimarca Ascione – in una situazione molto grave, abbiamo quasi 500 positivi in questo momento. I decessi sono 13 da inizio epidemia e molti avvenuti perche’ le condizioni di questi pazienti si sono aggravate vista l’impossibilita’ di essere ricoverati in tempo utile. L’ultimo decesso e’ di una persona di 62 anni e abbiamo perso un dipendente comunale di 66 anni che, con una situazione epidemiologica piu’ tranquilla, si potevano salvare”. “Queste riflessioni mi hanno indotto ad essere prudente in questa fase. Preferirei una decisione congiunta ma mi rendo conto – conclude il primo cittadino – che situazione e’ diversa da territorio a territorio”. Leggi anche: De Luca non ci sta e taglia di nuovo le gambe a Giletti: "Tutto falso”. La casa di vetro contro lo sciacallaggio Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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