Il conflitto tra Israele e Hamas non si ferma: nel secondo giorno si sono registrate nuove violenze, Israele è deciso ad andare avanti «fino a quando sarà necessario» e le speranze di una tregua nel breve periodo sono esili, anche se Joe Biden ha spedito nella regione l'inviato per il conflitto israelo-palestinese Hady Amr per incontrare le parti e cercare una de-escalation.

Prosegue il conflitto in Israele

La situazione continua a peggiorare a fronte di oltre 1.200 razzi arrivati da Gaza e 7 vittime israeliane. Il ministro della Difesa Gantz ha detto che Israele non è pronto per un cessate il fuoco. A Gaza si sono registrate 53 vittime, compresi 14 bambini e minori, e tre donne, stando a quanto dichiarato dalla Sanità locale. Israele ha risposto agli attacchi quotidiani eliminando importati dirigenti militari di Hamas in un'operazione congiunta tra esercito e Shin Bet. « Non è che l'inizio», ha minacciato il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che Israele infliggerà all'organizzazione terrorista «colpi che non può neanche immaginare». In precedenza un razzo anticarro di Hamas aveva centrato una jeep militare poco al di là della frontiera facendo tre feriti gravi di cui uno è poi deceduto in ospedale per le ferite. Sono arrivati in giornata razzi contro le comunità israeliane a ridosso della Striscia, incluse le cittadine di Ashkelon e di Ashdod. Il sistema Iron Dome è riuscito a intercettarne circa l'85% mentre 200 sono esplosi all'interno della Striscia. Israele ha risposto con attacchi massicci che hanno colpito circa 500 obiettivi militari distruggendo un palazzo di 10 piani, indicato come la sede dell'intelligence di Hamas. Lo Stato ebraico ha inoltre accusato le fazioni palestinesi di aver messo i propri siti di produzione di armi nel cuore di aree civili.

Il conflitto non finirà in tempi brevi

Difficile immaginare un cessate il fuoco nel breve periodo. Tornano anche le restrizioni in alcune zone d'Israele, questa volta per motivi bellici: la decisione del Comando del Fronte Interno è stata di chiudere per una settimana le scuole del centro e del sud di Israele, limitare le aperture dei negozi che non hanno accesso diretto ai rifugi e impedire gli assembramenti di persone. La comunità internazionale pressa per un cessate il fuoco che difficilmente arriverà, in Occidente solo la Germania ha preso una precisa posizione pro-Israele condannando gli attacchi con i razzi contro le città israeliane e sostenendo che Israele ha il diritto di difendersi. Il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell ha detto oggi: «L'Europa è sgomenta per il gran numero di morti e feriti civili, compresi i bambini. La priorità deve essere proteggere i civili». Fonte: Il Messaggero Leggi anche Virus in Campania, torna stabile la curva dei contagi: il bollettino di oggi 11 maggio Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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