Violenza - Prende una piega inquietante l'inchiesta a danni di un gruppo di ragazzi, accusati di violenza nei confronti di una giovane ragazza straniera. "Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno" "afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka" e "costretta ad avere rapporti di gruppo" Questo dai quattro giovani indagati che hanno "approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica" di quel momento.

Le accuse di violenza che vanno avanti dal 2019

Eccolo, nero su bianco, l'atto di accusa della Procura di Tempio Pausania a carico di quattro ragazzi della Genova bene, tra cui Ciro Grillo, il figlio ventenne del garante del M5S Beppe Grillo. Pagine su pagine di orrori raccontati da S.J, di appena 19 anni, che avrebbe subito una violenza di gruppo nella villa in Costa Smeralda di proprietà di Grillo. Come si legge nelle carte della Procura "il residence è stato individuato grazie a un selfie scattato" dalla giovane ragazza ed "è riconducibile a Beppe Grillo". Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quella notte di metà luglio 2019, Ciro Grillo e i suoi tre amici avevano trascorso la serata al Billionaire. Poi, quasi all'alba, avevano lasciato il locale con due giovani studentesse milanesi.

Le ragazze avevano seguito i quattro giovani nella villa di Beppe Grillo in Costa Smeralda

Da un lato la ragazza, che ha raccontato di essere stata stuprata, dopo che l'amica si era addormentata. La giovanissima ha detto di essere stata costretta a un rapporto sessuale con uno dei ragazzi. E poi essere stata stuprata anche dagli altri tre. Per "cinque o sei volte". Ma la versione fornita dai giovani rampolli della Genova bene è del tutto diversa. Hanno raccontato che il rapporto di gruppo con la giovane c'era stato ma che era "consenziente". E per rafforzare la loro tesi hanno raccontato ai magistrati che li hanno interrogati più volte che dopo il primo rapporto, lei e il primo ragazzo, sarebbero andati insieme a comprare le sigarette, e al ritorno, nella villa del Pevero, a Porto Cervo, lei avrebbe avuto rapporti consenzienti con gli altri tre. E che nei giorni seguenti ci sarebbero stati scambi di messaggi con i ragazzi. La denuncia è avvenuta solo successivamente, quando la ragazza era tornata a casa a Milano, quando ha raccontato quanto avvenuto durante una visita alla clinica Mangiagalli. Una versione che contrasta totalmente con quanto raccontato dalla ragazza, una studentessa italo-svedese in vacanza con l'amica. A questo punto, spetta alla Procura decidere se chiedere il processo per Ciro Grillo e i suoli amici oppure chiedere l'archiviazione. Leggi anche: Draghi ridà “speranza”: “Torna la zona gialla. Riaprono palestre, scuole, parrucchieri e ristoranti di sera” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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