Non e' stata nominata la maestra di sostegno e un bambino di 6 anni con la sindrome di down ha dovuto rinunciare al suo primo giorno di scuola, in prima elementare. Succede in provincia di Pisa, e la madre del bambino ha denunciato la vicenda in un post su Facebook. Ad AGI, la donna racconta: "Mio figlio da una settimana faceva le prove davanti allo specchio, col grembiule e lo zainetto, felice e impaziente di andare per la prima volta a scuola. La settimana scorsa ho partecipato a una riunione con la preside e i genitori nella quale ci sono state illustrate le regole antiCovid e spiegato come la scuola sia stata rinnovata, predisposta e attrezzata anche con maxi schermi". "Alla fine della riunione - prosegue la madre - ho chiesto informazioni per il sostegno a mio figlio". La donna riferisce che dai responsabili della scuola le sarebbe stato risposto: "Abbiamo solo 2 maestre per 14 disabili".

"Non vede l'ora di tornare"

"Mio figlio ha la sindrome di down, ma e' autosufficiente e iperattivo e non vede l'ora di tornare a scuola. Io mi sono offerta di accompagnarlo e stare con lui in classe per qualche ora, perche' il bambino ha solo bisogno di qualcuno che gli dica cosa deve fare. Mi e' stato detto che non posso stare con lui in classe. E' iperattivo e le nuove regole prevedono che i bimbi debbano stare fermi, al proprio posto. Ma lui seduto a un banco, autonomamente, non ci stara' mai. Se gli viene spiegato cosa fare ubbidisce, ma ha bisogno di un sostegno", spiega.

"Ci hanno assicurato che avrebbero risolto"

"Dalla scuola mi hanno assicurato che avrebbero risolto e ci hanno fissato un appuntamento con la preside per venerdi' mattina alle 10. Mio marito e io abbiamo preso un permesso dal lavoro ma la preside non ci ha mai ricevuto - continua - mi e' stato poi detto che non c'e' stata la possibilita' di organizzare un sostegno per mio figlio e consigliato di non portarlo a scuola lunedi' e martedi', perche' poi ci sarebbero state le elezioni e nel frattempo la scuola avrebbe cercato soluzioni. Quando ho chiesto di mettere nero su bianco queste indicazioni e mi hanno detto che c'era stato un equivoco, e che non mi avevano mai detto di non portarlo a scuola. Ma intanto mio figlio oggi e' dalla nonna e l'insegnante di sostegno non e' stata nominata". "La responsabilita' di tutto questo non e' ovviamente della scuola, ma di chi non ha provveduto a fare le nomine", precisa. E intanto sui social e' gia' polemica. (AGI) Leggi anche Scuola, stamattina si ritorna in aula. Oltre 5,6 milioni di studenti riprendono le lezioni Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo 
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Il pizzaiolo napoletano Giuseppe Vesi: "Qui a Milano non ti tagliano il braccio per rubare il Rolex". VIDEO