In Regione scoppia il caso e De Luca è in mezzo ad una bufera. Dopo l'intervento della Corte dei Conti nei confronti del governatore, la capogruppo del M5S in consiglio regionale, Valeria Ciarambino, ha inviato in queste ore una segnalazione all’Anac, chiedendo all'Autorità nazionale Anticorruzione di intervenire. A riportarlo è Affari Italiani.

Il motivo?

L’assunzione dell’ex consigliere regionale del Pd, ma non rieletto, Antonio Marciano, e quella di Nello Mastursi, vicinissimo a De Luca, in precedenza condannato in primo grado per aver tentato di pilotare una sentenza in favore di De Luca. La Ciarambino contesta su Marciano il provvedimento regionale perché un decreto legislativo del 2013 escluderebbe la continuità degli incarichi, cioè l’assunzione a compiti amministrativi di soggetti che hanno ricoperto cariche politiche, anche se elettive. E cita il D.Lgs 39/2013, “nel disciplinare l’accesso agli incarichi amministrativi, esclude la possibilità di conferire incarichi a soggetti che provengano da posizioni che possano pregiudicare l’imparzialità nello svolgimento dell’incarico. La legge vuole impedire che il soggetto che si trovi in una posizione di conflitto possa accedere all’incarico senza soluzione di continuità.... nel caso di provenienza, sempre immediata, da cariche in organi di indirizzo politico, l’esclusione è fondata sulla compromissione dell’affidamento del cittadino sulla imparzialità di un funzionario che abbia ricoperto cariche politiche”.

Su Mastursi

la consigliera 5 Stelle contesta la scelta di De Luca di reinserirlo nella sua segretaria data la condanna in primo grado, parafrasando le parole con le quali Massimo Giletti a “Non è l’Arena” su La 7 descriveva il caso: “Caro Governatore, scarica Mastursi, uno stretto collaboratore, quando è indagato dicendo che per lei è colpevole non una, ma tre volte, ma l’ha riassunto quando è stato condannato. Quale esempio ha dato? Alla faccia della trasparenza e dell’etica. Come è possibile che nessuno dice niente? Che paese siamo? Se lo avesse fatto Bonaccini o Salvini o Meloni? Che paese siamo?! Per carità, io sono garantista perché è una condanna di primo grado, ma non è un bell’esempio. Un governatore non può mettersi come segretario particolare una persona del genere, che segnale diamo alla gente? Ma come? Lei sceriffo, si è messo come vice sceriffo un condannato! Io non so che dire! Complimenti!”

La Ciarambino nella segnalazione all’Anac

“Ai predetti incarichi non possano avere accesso, per il tempo indicato dalla normativa, coloro che siano stati condannati, anche in via non definitiva, per reati contro la pubblica amministrazione e coloro che abbiano ricoperto incarichi di indirizzo politico nei due anni precedenti”. Adesso si attendono eventuali riscontri e dichiarazioni da parte della Regione Campania e il governatore nel caso in cui l'Anac procederà contro le sue scelte. Fonte: Affari Italiani Leggi anche De Luca fa i conti con la legge, Salvini attacca: "Pensi di più alla Campania e meno alle dirette sui social" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Lockdown a Natale, il Governo pronto a nuove restrizioni. Ecco le date in cui l'Italia chiude