Con i numeri attuali della pandemia da Covid-19 «gli ospedali italiani potranno reggere almeno per 5 mesi e al momento la situazione è gestibile, ma se dovessimo assistere ad un aumento esponenziale dei casi come sta accadendo in altri Paesi come la Francia allora il sistema ospedaliero avrebbe una tenuta di non oltre 2 mesi». Lo afferma Carlo Palermo, il segretario del maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri italiani, l’Anaao-Assomed.

Crollo degli ospedali

Se si passasse dai circa 5mila casi di contagio giornalieri agli oltre 10mila come in Francia, rileva, «si rischia il crollo della prima trincea ospedaliera anti-Covid, perché gli ospedali non sono pronti a far fronte ad un’epidemia esponenziale». «Già ora – avverte – si iniziano a registrare delle criticità, a partire dal personale sanitario carente e dalle strutture che non sempre garantiscono percorsi differenziati».

Impennata di contagi, la Campania anticipa tutti. Scattano le chiusure, da domani solo didattica a distanza. La decisione

Altri sette casi di positivita’ al Covid-19 nel comune di Somma Vesuviana (Napoli, in Campania) dove il sindaco Salvatore Di Sarno ha introdotto da alcuni giorni misure restrittive per il contenimento del contagio. In totale sono 96 gli attualmente positivi, 145 le persone in isolamento. Confermata la chiusura di dieci plessi scolastici per 15 giorni. “Per tutti – assicura il primo cittadino – e’ stata programmata la didattica a distanza, compresi i bambini delle scuole elementari. La chiusura precauzionale delle scuole, attuata gia’ la scorsa settimana, si e’ rivelata essere una scelta saggia come quella riguardante l’uso delle mascherine all’aria aperta. Somma Vesuviana e’ stato il primo comune ad anticipare decreti ed ordinanze nazionali. Dunque, gli effetti di queste decisioni speriamo di vederli nelle prossime settimane”. (Il Fatto Vesuviano)

Truffa dei tamponi in Campania: “Risultati finti e kit scaduti”. Adesso si teme il peggio

I tamponi rino-faringei praticati illecitamente dall’organizzazione scoperta oggi dal Nas di Napoli venivano processati attraverso apparecchi elettromedicali e kit strumentali risultati non regolamentari ovvero non idonei per lo specifico test diagnostico e, quindi, potenzialmente pericolosi anche per il diffondersi dell’epidemia.

Tamponi truffa, il fatto

L’organizzazione e’ risultata sprovvista di autorizzazioni amministrative e sanitaria. Inoltre non comunicavano alle autorita’ sanitarie preposte i risultati dei tamponi. Durante le perquisizioni il Nas e i carabinieri dei comandi provinciali di Napoli e Caserta hanno raccolto elementi in ordine all’effettiva illiceita’ nella procedura di esecuzione e successive attivita’ di analisi e refertazione. Nonche’ sequestrare copiosa documentazione certificativa-sanitaria, oltre 10mila kit per tamponi di cui alcuni scaduti, centinaia di test rapidi, materiale informatico, apparecchiature elettromedicali per processare tamponi e test sierologici, nonche’ un’ingente somma di danaro. Leggi anche In Campania torna l'incubo allerta meteo, ci aspettano giorni difficili: arrivano nubifragi, temporali e freddo intendo. Ecco le zone colpite Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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