Era nell'aria, lo sappiamo bene. Sembra che su Villa Ebe ci sia la maledizione dell'architetto Lamount Young, papà tra l'altro anche del più celebre Castello Aselmeyer. Ed è di qualche giorno fa la notizia che un muro di cinta è stato sfondato e un cancello aperto. Una situazione di pericolo costante, che mette la Villa sotto la lente d'ingrandimento. Infatti tutti lo sanno, attualmente all'interno del piccolo castello in miniatura sulla sommità di Pizzofalcone ci abita un senza fissa dimora immigrato. Villa Ebe dovrà diventare un museo e un centro culturale con residenze artistiche: un intervento atteso da 21 anni.

Villa Ebe: la storia

Altra opera famosa di Lamont Young è Villa Ebe, conosciuta ai più come il Castello di Pizzofalcone Deve il suo nome a Ebe Cortazzi, moglie siciliana dell’architetto. In cima al quartiere di Monte di Dio, Villa Ebe ricalca lo stile vittoriano e neogotico molto caratteristico e mai del tutto apprezzato di Lamont Young.
La villa rimase dimora di Young sino al 1929 quando l’incompreso artista si tolse la vita, proprio sulla terrazza, con un arma da fuoco. Nel 2000 un incendio doloso ha danneggiato gravemente il castello, devastando le sale interne e distruggendo la scala elicoidale. L’unica zona rimasta integra è la torre quadrata con le finestre ad arco e alcuni elementi neogotici. https://twitter.com/MarDeiSargassi/status/1359896244500463619?s=20

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Convento di San Domenico Maggiore – AA. VV – Sisma 80

Dal 12 febbraio al 31 marzo

Ha aperto lo scorso venerdì 12 febbraio, nel Convento di San Domenico Maggiore, la mostra SISMA80. Progetto fotografico promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli nell’ambito dell’anniversario del quarantennale dal terremoto del 23 novembre 1980, ideato e diretto da Luciano Ferrara coadiuvato dall’organizzazione e curatela di tribunali138. Oltre venti grandi fotografi che raccontano il dramma vissuto dalla città di Napoli negli anni ’80 e che ha segnato anche gran parte della storia recente della città.
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