Madrid. Un giudice di si è rifiutato di ratificare l’ordinanza del governo regionale con cui venivano previste limitazioni a causa del Covid-19: divieto di fumo anche all’aperto, discoteche chiuse, mascherine obbligatorie in alcuni luoghi. Per il giudice “in una comunità autonoma i diritti fondamentali non possono essere limitati in generale senza una preventiva dichiarazione di allarme”.

Covid: Quali restrizioni?

  Restrizioni sì, restrizioni no. Vita notturna libera o divieti di assembramenti nei luoghi più a rischio ‘movida’ delle città. Un dibattito che non si sviluppa solo in Italia, ma anche in altri Paesi europei che in questi giorni vivono il timore di una seconda ondata, che sembra riguardare soprattutto i più giovani, con un abbassamento dell’età delle persone risultate positive al Covid-19.

Un dibattito acceso

Un esempio di quanto sia acceso questo dibattito viene dalla Spagna, dove un giudice del tribunale di Madrid si è rifiutato di ratificare l’ordinanza emanata dalle autorità della capitale che vieta la vita notturna così come la possibilità di fumare nelle aree pubbliche, laddove non sia possibile tenere una distanza di almeno due metri dalle altre persone. Il divieto, non ratificato, è stato introdotto dal governo regionale di Madrid e riguarda anche l’impossibilità di mangiare sui mezzi di trasporto pubblici.

Le ragioni del giudice

  La decisione del giudice riporta in discussione un tema molto sentito  anche in Italia in queste settimane, quello riguardante le limitazioni previste per i cittadini e la ratifica di un reale stato di emergenza che giustifichi azioni restrittive di questo tipo.

La sentenza

  Nella sentenza il giudice Alfonso Villagomez Cebrian spiega, infatti, che “in una comunità autonoma i diritti fondamentali non possono essere limitati in generale senza una preventiva dichiarazione di allarme”. Il giudice, pur dicendosi consapevole delle difficoltà che il Paese sta attraversando ritiene che il Covid-19 stia facendo emergere “molti problemi normativi e legali”, che organi competenti devono assolutamente affrontare.

I divieti previsti per contrastare il Covid

  I divieti previsti dall’ordinanza non ratificata dal giudice non riguardano solo la movida e il fumo. Il provvedimento, infatti, rafforza la vigilanza per impedire il consumo di alcolici e per l’uso obbligatorio della mascherina all’aria aperta negli spazi ristretti. Divieto anche per gli assembramenti con più di dieci persone. Sospese le attività dei locali notturni e delle discoteche, come avviene anche in Italia. Restrizioni anche per le visite agli anziani ospiti delle case di cura: potrà andare una sola persona per volta a trovarli. Infine, l’ordinanza vieta anche l’uso delle mascherine Ffp2 e Ffp3 con valvola.

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