"De Luca continua coi suoi show, mentre la Campania è alla deriva. Ora basta!”. Il grido disperato dei lavoratori attraverso il loro portavoce, Giuseppe Alviti, leader Federazione nazionale lavoratori. I sanitari in fila sotto la pioggia battente, in attesa di ricevere la somministrazione del vaccino, si sono indignati contro De Luca, per loro è stata una mancanza di rispetto. Potevano essere divisi meglio, per evitare attese inutili al freddo.

L'attacco a De Luca

"De Luca continua col suo populismo e modo demagogico di cavalcare l’ onda covid per sponsorizzarsi e trovare ulteriori adesioni e compiacimento al suo operato che per la Federazione nazionale lavoratori, vista la fallimentare gestione vaccinale, mortificando di fatto chi alla Mostra d’ Oltremare di Napoli ha dovuto fare file chilometriche come pecore al macello, sono una chiara visione del momento”. “Le dosi ultimate presto significano che erano già insufficienti, non un’ eccellenza della macchina sanitaria e governativa”. E’ quanto dichiara il noto sindacalista napoletano, Giuseppe Alviti.

Nuova ordinanza in Campania, De Luca firma e chiude. Ecco cosa accadrà a partire da domani, tutte le disposizioni

Anche in Campania domani riapriranno le scuole, ma soltanto una parte. La decisione a seguito della prima ordinanza del 2021 del presidente Vincenzo De Luca con la quale ha concesso il rientro in classe solo delle scuole d'infanzia e la prima e la seconda classe elementare.

L'ordinanza in Campania

Per tutte le altre invece il ritorno in presenza sarà graduale. Da lunedì 18 gennaio torneranno a scuola la restante parte delle classi elementari. Dal 7 gennaio e fino al 24, restano sospese le attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di formazione, anche diversa da quella scolastica. Quindi dalle medie in su si riparte lunedì 25 gennaio. Una decisione che segue una linea di prudenza, secondo quanto ribadito dal Governatore nella consueta diretta del venerdì. Tuttavia, ricorda De Luca, "qualsiasi decisione verrà presa alla fine di gennaio, con dati alla mano. In caso di aumento dei contagi, la situazione resterà invariata".

Le eccezioni

Quasi tutti i sindaci della Campania hanno accolto l'ordinanza di De Luca, ad eccezione di alcune città nelle quali si registrano ancora troppi contagi tali da non permettere un rientro in prudenza. SI sindaci di Marzano Appio (Antonio Conca), Mignano Monte Lungo (Antonio Verdone) e Andrea Maccarelli (Presenzano) hanno deciso di prorogare la chiusura dei plessi e quindi di proseguire con la didattica a distanza. I tre primi cittadini hanno firmato le ordinanze che prevedono la chiusura delle scuole dall’11 fino al 15 gennaio. Nei tre Comuni quindi si dovrebbe tornare a scuola soltanto il prossimo 18 gennaio (sabato 16 e domenica 17 ovviamente già non è prevista didattica). La decisione è stata rafforzata anche dalla nota della dirigente che ha sottolineato come manchino ancora troppi test per insegnanti, alunni e genitori. Il provvedimento arriva a pochi giorni anche dall’ordinanza del sindaco di Arienzo. Questi ha addirittura sospeso il rientro a scuola fino al 25 gennaio, in attesa che arrivino buone notizie dai vaccinati e dal calo dei contagi. Leggi anche: Da domani Campania in zona gialla, cosa si può fare tra saldi e rientro in classe Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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