"Apro il pub e pago pure le multe ai clienti”. Rodolfo sfida Draghi e la zona rossa. Le pesanti restrizioni anti-Covid continuano a presentare un amaro conto sotto il profilo economico e centinaia di ristoratori della provincia di Caserta sono sull'orlo di una crisi quasi irreversibile.

Pub aperto - Ma c'è chi non ci sta

E contesta il decreto legge approvato il 1° aprile dal governo Draghi che prevede un lockdown soft per quasi un mese. Come Rodolfo, titolare del Drengot risto-pub di Aversa, che da oggi (mercoledì 7 aprile) aprirà di sera al pubblico con servizio al tavolo. "Saranno rispettate tutte le norme anti Covid previste dalla legge, adoperate anche durante gli orari di pranzo in zona gialla e negli autogrill - fa sapere Rodolfo - Noi rispettiamo i nostri clienti. Ci faremo carico di eventuali sanzioni effettuate ai nostri clienti da parte delle forze dell'ordine".

Una sorta di "disobbedienza civile"

Dettata da una situazione economica piuttosto critica. "Non sono un negazionista, ma ho una famiglia da mantenere - ha detto Rodolfo a Casertanews - In questo anno di pandemia ho perso l'80% di fatturato, perchè il mio locale non è improntato all'asporto. Per di più da ottobre ad oggi non ho ricevuto neanche un euro di ristoro. E' davvero impossibile andare avanti così".

Il titolare del Drengot

Dunque, lancia la sfida e chiede che alla ristorazione vengano lasciati gli stessi diritti degli altri negozi. "Possiamo riaprire in sicurezza, come stanno facendo moltissimi altri esercenti. Io ho un locale abbastanza grande, con 450 posti a sedere e tre sale. Perchè non riaprire, ad esempio, con 30/40 posti a sedere disponibili? Da stasera lo farò e mi assumerò tutte le responsabilità del caso". Leggi anche: Scuola, suona la campanella pure a Napoli: in classe anche se non del tutto. Torna il traffico in città Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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