Chiara Ferragni è coinvolta in ulteriori guai dopo l'indagine sul pandoro Balocco e sull'uovo di Pasqua Dolci Preziosi. Gli investigatori stanno ora indagando sulla bambola a sua immagine prodotta da Trudi.

Il peluche, in vendita dal maggio 2019, è stato commercializzato dopo il matrimonio di Ferragni con Fedez, e il ricavato era destinato in beneficenza, contribuendo a finanziare l'organizzazione no profit "Stomp out bullying", contro il cyberbullismo.

Gli inquirenti stanno esaminando come distribuiti i fondi derivanti dalla vendita della mascotte.

Chiara Ferragni pronta a finire nel registro nero degli indagati

Lunedì potrebbe essere iscritta nel registro degli indagati sia Chiara Ferragni che coloro che hanno lavorato al progetto. Allo stesso tempo, le indagini riguardano anche altri casi di beneficenza dichiarata, tra cui il cachet devoluto da Ferragni all'Associazione Nazionale D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza durante il Festival di Sanremo.

La Coca Cola avrebbe ritirato uno spot con l'influencer, previsto per la fine di gennaio, temendo ripercussioni negative a causa della situazione in cui si trova Ferragni.

Il negozio fisico di Chiara Ferragni a Milano sembra risentire della crisi d'immagine dell'influencer, con pochi visitatori e clienti che sembrano essere meno interessati ai prodotti del brand.

L'influencer ha perso circa 1 milione di euro da Instagram in sole tre settimane

Inoltre, il numero di follower su Instagram di Chiara Ferragni è diminuito di circa 200.000 utenti da quando è scoppiato lo scandalo del pandoro. L'inchiesta sociale e il rischio di un calo di fiducia da parte del pubblico potrebbero avere ripercussioni significative sulla sua carriera di influencer e sugli accordi commerciali in corso.

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