Scuola, cambia tutto: niente rientro in classe. "Lunedi' le scuole non riapriranno". Lo ha detto all'ANSA il Governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, riferendosi alla decisione di ieri del Tar Fvg che ha accolto il ricorso di alcuni genitori contro l'ordinanza regionale che disponeva la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado fino alla fine di gennaio. Secondo quanto si e' appreso, il Governatore starebbe lavorando a una nuova ordinanza che scongiura la decisione del Tribunale amministrativo e che potrebbe essere emessa gia' oggi. Secondo indiscrezioni, la nuova ordinanza ricalcherebbe la precedente e dunque disporrebbe nuovamente la chiusura degli stessi istituti scolastici fino al 31 gennaio.

Il Governatore

Ha precisato che il provvedimento contro il quale e' stato proposto ricorso seguiva "le indicazioni del comitato scientifico, favorevole alla didattica a distanza" e di averlo emesso per "salvaguardare la salute di tutti ed evitare la saturazione degli ospedali". Fedriga ha ricordato i dati diffusi da Istituto superiore di sanita' e Inail relativi al mese di dicembre, in cui risulta che "la fascia di popolazione piu' colpita e' tra i 10 e i 19 anni", con una specifica e maggiore incidenza sugli adolescenti di eta' superiore ai 14 anni.

Anche le altre Regioni puntano i piedi e preparano le ordinanze. Cosa succede in Campania

Ritorno a scuola a partire da lunedì 18, ma non per tutti gli studenti. Secondo l'ultimo Dpcm infatti la data di ritorno in classe non sarà la medesima per tutte le regioni italiane. Gli unici studenti che torneranno tra i banchi di scuola sono quelli di Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Molise. Per tutti gli altri invece le ordinanze delle singole regioni non dispongono il ritorno in presenza. Secondo il Dpcm, in vigore da domani, le scuole secondarie di secondo grado dovranno adottare forme flessibili nell’organizzazione della didattica. Da lunedì in particolare bisogna garantire la presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca. Fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni.

In Campania a scuola solo fino alla terza elementare

In Campania ad esempio il governatore Vincenzo De Luca ha appena stabilito che da lunedì 18 rientreranno in classe solo gli studenti fino alla terza elementare. Tutti gli altri invece proseguiranno in Dad. Per le famiglie sta diventando un incubo seguire l'evoluzione del calendario della scuola italiana, ormai impazzito. Non basta infatti seguire il colore della propria regione per capire quando le scuole torneranno in presenza, è necessario tenere d'occhio anche le decisioni delle singole Regioni.

Divisione per zone di rischio

Zone rosse: Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano, le lezioni restano in presenza solo nella scuola dell'infanzia, alle elementari e in prima media. Le superiori sono in dad al 100%. Zone arancioni: Abruzzo, Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta e Veneto Zone gialle: Basilicata, Campania, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Toscana

Divisione per Regione, rientro in presenza al 50% delle superiori

18 gennaio: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Molise 25 gennaio: Liguria, Umbria 1 febbraio: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Veneto. Fonte: Il Mattino Leggi anche: Nuova ordinanza De Luca, Campania a setaccio, forze dell'ordine ovunque: "Non si esce”. Piovono multe. Tutte le regole Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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