E' ufficiale, fiori d'arancio in arrivo in Campania. La decisione è stata presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’ultimo monitoraggio settimanale dei dati epidemiologici relativi alle ultime due settimane. Con la Campania, anche il Molise ed l’Emilia Romagna passeranno dal giallo all’arancione.

Campania - La nuova ordinanza

Sarà firmata e andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Domani, sabato 20 febbraio, sarà l’ultimo giorno che la Campania resterà in zona gialla.

Poi scatteranno le restrizioni previste per la fascia arancione:

Chiusura bar e ristoranti (solo delivery e asporto), divieto di mobilità al di fuori del proprio comune di residenza salvo motivi di necessità, salute e lavoro. Arancioni anche Molise ed Emilia Romagna. Restano invece gialle la Lombardia, il Veneto, il Lazio, il Piemonte e il Friuli. La Valle d’Aosta per un soffio non passa in zona bianca. Intanto anche l’Iss (Istituto Superiore della Sanità) invoca un inasprimento delle misure di contenimento della pandemia. In particolare chiede di “mantenere drastica la riduzione dei contatti e mobilità”. “Si ribadisce – prosegue l’ISS in una nota -, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.

Campania - Le scuole

Fa discutere però, come si legge anche su TeleclubItalia, la scelta di mantenere aperte le scuole, considerate da molti un veicolo di circolazione del contagio.

Chiusi bar e ristoranti

Sembra un incubo senza fine per ristoratori e baristi. Dopo poco più di un mese dalla riapertura avvenuta al termine delle festività natalizie, le attività di ristorazione e di somministrazione di cibo e bevande sono costrette a riabbassare le serrande. A deciderlo è l’imminente ordinanza del Ministero della Salute che sposterà la Campania in zona arancione alla luce degli ultimi dati epidemiologici.

La boccata d’ossigeno

Per le migliaia di commercianti che gestiscono un ristorante o un bar è già finita. La zona arancione e quella rossa infatti prevedono la sospensione del servizio ai tavoli e consentono soltanto il delivery e l’asporto come modalità di vendita. Significa che, da lunedì 22 febbraio, non ci si potrà sedere più al ristorante o al bar per un caffé neanche prima delle 18. Tutti i ristoranti e le pizzerie del lungomare di Napoli e della provincia richiuderanno. Molti dipendenti torneranno in cassa integrazione. Il calo di fatturato per i ristoratori e i baristi è dietro l’angolo. Del resto, in zona arancione sono consentiti soltanto gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza, salvo motivi di necessità, salute o lavoro. Il flusso di pendolari e visitatori che in queste settimane aveva permesso ad alcune attività, soprattutto del capoluogo e delle località turistiche, di risollevare gli introiti, adesso si interromperà di nuovo con l’arrivo delle nuove restrizioni. Per almeno due settimane tornerà in vigore un regime da semi-lockdown, nell’attesa che in Campania i dati sul contagio migliorino al punto da consentire il ritorno in fascia gialla. Leggi anche: Nuova ordinanza in arrivo anche per la Campania, si cambia colore: a breve l'ufficialità Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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