Inchiesta su Chiara Ferragni si amplia: indagini per truffa aggravata su pandoro, uova di Pasqua e bambola Trudi. La Procura di Milano iscrive l'influencer nel registro degli indagati

L'inchiesta sulla celebre influencer Chiara Ferragni si amplia. Sotto accusa non solo la vicenda del pandoro Pink Christmas della Balocco ma anche le uova di Pasqua della Dolci Preziosi e la bambola Trudi. Ferragni è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano con l'ipotesi di truffa aggravata in relazione ai tre prodotti, coinvolgendo legali rappresentanti delle società produttrici.

La Procura milanese ha sollevato un conflitto tra uffici del pubblico ministero sulla competenza a indagare per il caso del pandoro Pink Christmas. Un atto inviato al procuratore generale della Cassazione, che dovrà decidere prossimamente, ha svelato la decisione di estendere l'indagine ad altre situazioni coinvolgenti la famosa influencer.

La Procura di Cuneo, facendo riferimento all'articolo 54 bis del codice di procedura penale, ha gestito i "contrasti positivi tra uffici del pubblico ministero" e ha inviato una richiesta ufficiale di trasmissione degli atti "per competenza" al procuratore aggiunto di Milano, Eugenio Fusco.

La Procura di Milano, d'altro canto, sostiene la propria competenza territoriale nell'indagare sul caso Ferragni, poiché nel capoluogo lombardo hanno sede legale le società dell'influencer. La situazione si complica, dato che a Cuneo ha sede l'azienda Balocco coinvolta nel caso del pandoro. La decisione finale spetterà al procuratore generale della Cassazione, che dovrà valutare dove siano avvenuti il presunto ingiusto profitto e il danno.

L'indagine coinvolge tre episodi distinti, e la questione della competenza territoriale sarà cruciale per definire gli sviluppi futuri dell'inchiesta su Chiara Ferragni. La famosa influencer ha dichiarato di essere serena e di avere piena fiducia nella magistratura.

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