Tre contagi da Coronavirus nello stabilimento della Nusco Porte, ma che non riguardano lo showroom di Nola. In tal senso l’azienda ha diffuso un lungo comunicato per spiegare per filo e per segno come stanno le cose. «A seguito della riscontrata positività di un lavoratore presso lo stabilimento di produzione degli infissi in pvc, distaccato rispetto alla sede centrale e allo showroom, è stato immediatamente attivato il protocollo per la salute e la sicurezza. L’Asl locale ha sottoposto a tampone gli operai e gli impiegati dell’impianto produttivo in questione, riscontrando alcuni casi di positività. I lavoratori sono ora in quarantena domiciliare.

Dipendente positivo in azienda

La positività del nostro dipendente è collegata ad altri contagi avvenuti nell’area nolana. E' riconducibile a una persona proveniente dalla Serbia, non sottoposta a quarantena e successivamente risultata positiva al Covid-19. A scopo cautelativo e a tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, la Nusco SpA ha anticipato la chiusura estiva dell’impianto produttivo in questione, che riprenderà le normali attività a partire dal 24 agosto. Sono stati effettuati i necessari interventi di sanificazione dell’impianto, per consentire la ripresa delle attività in sicurezza. Tutti i lavoratori sottoposti a tampone seguiranno gli iter previsti dall’Asl.

Non riguarda Nola

L’azienda sottolinea inoltre che «i casi di positività emersi non riguardano lo showroom e la sede centrale di Nola. Intendiamo pertanto rassicurare la nostra clientela. Le attività presso i nostri uffici e showroom proseguono in totale sicurezza, nel rispetto delle disposizioni in essere (mascherina per accesso a showroom e uffici, distanziamento, igienizzante mani). Le attività presso gli altri impianti produttivi proseguono regolarmente. Aggiunge l’amministratore delegato Luigi Nusco. «La totale mancanza di controlli su persone provenienti dall’estero. Questo ha provocato questa situazione, genera sconcerto in chi opera quotidianamente a livello imprenditoriale, garantendo ritorni economici e sociali di vitale importanza per il territorio e le famiglie dei lavoratori. I danni alla salute ed economici – provocati da tale mancanza di controlli – sono gravissimi, considerando gli enormi sacrifici fatti per garantire la continuità aziendale e tutelare centinaia di posti di lavoro. Chi tutela imprenditori, aziende, lavoratori e famiglie da queste gravissime inadempienze? Naturalmente continueremo a collaborare con l’Asl per ogni iniziativa e misura necessaria per la tutela della salute». Fonte: Il Fatto Vesuviano Leggi anche Coronavirus, nuovo focolaio in Italia: scatta l'allarme in azienda Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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