Virus, cala la curva dei contagi in Campania, ma ancora morti. Il bollettino rilasciato dall'Unità di crisi regionale mostra 13 decessi e 2.507 casi su 26.207 tamponi.

Virus Campania, il bollettino

In Campania sono 2.507 (284 identificati da test antigenici rapidi) i nuovi casi di Covid 19 nelle ultime 24 ore, di cui 1.604 asintomatici e 619 sintomatici su 26.207 tamponi (5.527 antigenici). Il dato e' dell'Unita' di crisi della regione e porta il totale positivi a 313.273 (11.872 antigenici) su un totale tamponi peri a 3.334.782 (175.804 antitetici). I deceduti 13, 6 nelle ultime 48 ore e 7 in precedenza ma registrati ieri, e il totale dall'inizio della pandemia sale a 4.830. I guariti sono 1.298, e il totale passa a 208.600. Dei 656 posti letto di terapia intensiva, ne sono occupati 153; dei 3.160 posti letto di degenza, ne sono occupati 1.562.

Intanto, incubo terza ondata in Campania, i ricoveri in ospedale sfiorano la soglia critica

Incubo terza ondata in Campania. La situazione nella terra di De Luca non è delle migliori. Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva nella settimana 10-16 marzo 2021, rispetto alla precedente, un ulteriore incremento dei nuovi casi in Italia (157.677 vs 145.659) e dei decessi (2.522 vs 2.191).

I casi in Campania

Continuano a salire i casi attualmente positivi (536.115 vs 478.883). Le persone in isolamento domiciliare (506.761 vs 453.734), i ricoveri con sintomi (26.098 vs 22.393) e le terapie intensive (3.256 vs 2.756).

La situazione virus negli ospedali in Campania

L’occupazione dei posti letto di area medica da parte di pazienti Covid-19 supera in 9 Regioni la soglia di allerta (>40%). In Campania, come riporta Napolitoday, è di poco sotto alla soglia critica (37%). Nelle terapie intensive il tasso di saturazione nazionale oltrepassa la soglia critica attestandosi al 36%, l’occupazione da parte di pazienti COVID supera il 30% in 13 regioni. In Campania è al 27%."Il sovraccarico ospedaliero – commenta Renata Gili, Responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – oltre a rendere più complessa l’assistenza dei pazienti Covid, aumenta lo stress di personale e servizi ospedalieri e impone di rimandare interventi chirurgici e altre prestazioni non urgenti per pazienti non COVID". "A preoccupare – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – è anche il trend in continua ascesa dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva: in 4 settimane la media mobile a 7 giorni è aumentata del 94,2%, passando da 134 a 260". Leggi anche: Napoli, caos dopo la bomba: uomo sparato in strada davanti a tutti Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Serve il caffè in tazza invece che nel monouso: maxi multa a barista e cliente