Strisce pedonali fai-da-te. Il piano è già partito: dal Vomero, e precisamente all'incrocio tra via Cimarosa e via Merliani. «Il Comune non ha i mezzi per la segnaletica - dice il presidente della V Municipalità Paolo De Luca - Nonostante le nostre ripetute richieste, l'Amministrazione non è intervenuta. Ecco perché abbiamo fatto in modo che i cittadini volenterosi potessero provvedere da soli per porre rimedio alle condizioni disastrose della segnaletica orizzontale vomerese, fatto che comporta rischi elevati per pedoni e automobilisti». Insomma, dove non arrivano le istituzioni (al Vomero), arriva il pennello privato. La vernice bianca è ancora fresca, all'incrocio tra via Merliani e via Cimarosa, a due passi dal muro di cinta della Floridiana (il cui cancello è chiuso da oltre un mese). Il «fai-da-te» si vede a occhio nudo: il lavoro realizzato da un'attività commerciale della zona è «artigianale, fatto a mano», ma «si sta meglio di prima, sicuramente - spiega Enrico Von Arx, presidente della Commissione Mobilità e Lavori Pubblici del V parlamentino - almeno così si è eliminato un pericolo.
Chiediamo da due anni al Comune i fondi per la manutenzione ordinaria, in cui ricadono appunto le strisce pedonali, ma non è mai arrivato niente. Abbiamo avuto tanti cittadini investiti negli ultimi mesi, e specialmente nelle ore serali quando i residui di strisce si vedono ancora meno. Le strisce sono una questione di sicurezza: a via San Giacomo dei Capri non esistono più davanti a una scuola materna. Lo stesso avviene in via Sementini, davanti al Pascale». «Per acqua alla gola abbiamo aperto ai privati e gli abbiamo permesso di disegnare la segnaletica orizzontale in via Merliani - aggiunge De Luca - Ma è solo l'inizio.
Ho intenzione di realizzare un bando pubblico di sponsorizzazione aperto a cittadini e commercianti. Solo così, purtroppo, su potranno ridurre i rischi per pedoni e automobilisti tra Vomero e Arenella, che al momento sono altissimi. Molti degli incroci senza segnaletica orizzontale sono frequentati dai bambini e in prossimità delle scuole». Prima di «aprire ai privati», il V parlamentino aveva inviato numerose richieste di fondi a Palazzo San Giacomo. Ad esempio la nota (datata 8 gennaio 2020) inviata a sindaco, assessorato al Bilancio e assessorato alla Mobilità del Comune. «La V Municipalità soffre - si legge nel documento, firmato da De Luca e Von Arx - di croniche carenze di risorse che economiche che generano l'impossibilità di qualsivoglia attività di manutenzione ordinaria, determinando così gravi rischi per la popolazione a causa delle scarse condizioni dello stato manutentivo delle strade di propria competenza. La situazione più grave è sicuramente quella della segnaletica verticale e orizzontale. Non si contano più le segnalazioni di strisce pedonali sbiadite, specialmente in prossimità di scuole e nosocomi. Considerando la innegabile pericolosità di molti attraversamenti, si chiede di voler attingere risorse dal fondo di riserva per poter consentire a questa municipalità il rifacimento della segnaletica orizzontale». La preoccupazione nel quartiere è tangibile. Sia per i genitori degli studenti costretti ad attraversare su segnaletiche quasi fantasma, sia per gli automobilisti che, soprattutto di notte, non riescono a distinguere con chiarezza i segnali sull'asfalto. Le strisce sbiadite, o del tutto scomparse, spuntano ovunque. E all'altezza di incroci molto frequentati.
Ecco una lista di alcuni dei casi più eclatanti: in via Cilea, all'incrocio tra via Cilea e via Paolo Tosti, tra via San Francesco e via Belvedere, in via Aniello Falcone, in via Doria. Senza contare i casi, segnalati da Von Arx in zona Arenella, in via San Giacomo dei Capri e in via Sementini. Qui sono i pazienti del Pascale a essere costretti all'attraversamento pericoloso.
Fonte: Il Mattino
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